Simbolicamente la capitale dell’Arneo, Nardò, storica ed importantissima città posta lungo il tracciato dell’antica via Sallentina, conserva un centro storico che rifulge di tesori d’arte.
Ma anche un estesissimo territorio, ricco di borghi e frazioni affascinanti, immerse in un panorama mozzafiato, a tratti incontaminato. Forse mai come per questo territorio, possiamo sfoggiare i COLORI, che tanto inneggiamo del Salento, in questo sito. Diamo uno sguardo, dunque, a questa eccezionale tavolozza!
La Cattedrale sorse in epoca normanna (1080) in una zona dove già nel VII secolo c’era un insediamento monastico di origine greco. Rifulge di tesori d’arte, affreschi, tele e sculture d’ogni epoca.
La Cattedrale ospita il meraviglioso Museo Diocesano, che merita una visita a parte (vedi QUI).
La chiesa di San Domenico fu fatta costruire a partire dal 1580. Di eccezionale impatto è la facciata in carparo, ricca di fregi e sculture.
Riedificata nel 1758, sui resti di una chiesa precedente di 200 anni, questo monumento si rifà al gusto dell’architettura leccese dell’epoca.
Appena fuori città, si erge l’imponente chiesa della Beata Vergine Maria Incoronata, recentemente restaurata…
…fulgido esempio di architettura barocca…
…l’altare che si staglia sulla parete laterale destra è un capolavoro!
E’ una delle chiese più importanti della città, citata nei documenti ufficiali già a partire dal 1460. Subì, come altri monumenti urbani, di alcuni rifacimenti per via del tremendo terremoto che distrusse Nardò nel 1743.
Qui siamo nella chiesa di Santa Chiara, annessa ad un monastero fondato già nel XIII secolo. Questo tempio è legato alla figura di una grande mistica del salento, Suor Chiara d’Amato, da Seclì, vissuta durante il 1600, personaggio di incredibile aura di santità, tuttora da studiare e approfondire.
La chiesa di Sant’Antonio da Padova risale al 1497, quando, in seguito alla cacciata degli ebrei, fu costruito il convento dei frati minori osservanti, sul sito dell’antica sinagoga. Adiacente c’è il chiostro…
…lungo le cui lunette laterali si possono osservare gli affreschi sopravvissuti…
…ognuna delle quali riporta scene della vita di Cristo e dei santi francescani martirizzati.
Sant’Antonio di Padova compare in più scene. Qui sopra alle prese col famoso miracolo con cui si fece ascoltare dai pesci, al posto degli eretici.
Molto bella è anche la scena in cui a Sant’Antonio di Padova compare Gesù Bambino.
Oggi, nelle sale accanto al chiostro ha sede l’importante Museo della Preistoria di Nardò.
Un altro convento neretino era quello dei Carmelitani, di cui però resta ben poco… qualche affresco…
…la sala del refettorio…
…e qualche decorazione.
Per vedere un reportage completo su questa cripta, apri questa pagina.
Il mare della costa neretina custodisce tesori archeologici di immenso valore…
…per cui sono nati due musei, attraverso i quali si comprende appieno l’importanza storica mondiale di questa terra (vedi QUI). Un viaggio a Nardò, in tutto il suo territorio, soddisferà tutti i desideri di qualunque visitatore!
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