Gli animali fantastici hanno sempre assillato la fantasia umana, fin dalla albori della civiltà, dalla nascita dei miti di diverse civiltà, si assiste alla creazione da parte dell’uomo di figure quali sirene, draghi, persone per metà normali e l’altra bestie. Questi bestiari, veri e propri cataloghi riportati pure in letteratura, presero forma nelle opere artistiche.
E principalmente durante il Medioevo divennero la decorazione principale di case, castelli, e sopratutto chiese, paradossalmente. Sono infatti i luoghi di culto ad offrire le immagini più sorprendenti che si possano trovare. Facciamo un piccolo viaggio in questo mondo arcano, cominciando da Brindisi, dalla chiesa di San Giovanni al Sepolcro (XII secolo).
I due portali del monumento sono completamente scolpiti in rilievo e presentano ogni sorta di figura.
Sopra, il caprone, di solito rappresenta il diavolo, ma in questa enigmatica chiesa potrebbe anche nascondere un altro significato.
Arpie volanti tra i fregi.
La chiesa presenta all’esterno due leoni che ne sorvegliano l’ingresso. E’ una raffigurazione che ritroviamo in molte altre situazioni…
…a Copertino, Basilica di Santa Maria ad Nives…
…ma anche a Galatone, Chiesa di San Sebastiano e San Rocco…
…Galatina, Basilica di Santa Caterina d’Alessandria (XIV secolo)…
…Surbo, Santa Maria d’Aurio (XII secolo)…
…Manduria, chiesa matrice (XV secolo)…
…Madonna Assunta, Martano (XIV secolo)…
Molto comune è la rappresentazione del drago, generalmente in lotta contro San Giorgio, sopra lo vediamo sulla facciata della chiesa matrice di Melpignano…
…e sopra invece affrescato all’interno della Basilica di Santa Caterina, a Galatina.
Ma lo si trova molto spesso in lotta contro l’Arcangelo Michele, forse la rappresentazione più antica di questo mostro (e relativa lotta).
Personalmente la più affascinante scena contro il drago la ritrovo sul quattrocentesco portale dell’Arco Lucchetti, centro storico di Corigliano d’Otranto. Ma per una carrellata più ampia sull’Arcangelo e il drago vi rimando ad un altro articolo.
La trecentesca guglia orsiniana di Soleto è un vero capolavoro di bestiario medievale. Si scorge con i suoi 40 metri d’altezza ben oltre la cittadina, ed è sorvegliata da ogni lato da mostri e draghi d’ogni tipo!
Sopra, l’Inferno della chiesa di Sant’Anna, a Specchia Gallone. Anche di animali infernali è pieno il Salento!
La cattedrale di Otranto è un tripudio di bestiario d’ogni tipo. La cripta contiene diverse colonne, decorate da capitelli esemplari, in questo senso. Ma il massimo si trova nel mosaico, a cui vi rimandiamo in un altro viaggio.
Altro luogo di Brindisi molto caratteristico è la chiesa di San Benedetto, di cui sopra vediamo un particolare del portale.
Bestie che ricorrono ossessivamente nell’immaginario e nella vita dei salentini d’ogni tempo sono quelle che vediamo sopra, dipinte nella tela della cappella di San Paolo, a Galatina: il ragno, lo scorpione ed il serpente. Ce lo tramandano testi classici, ma anche il Galateo. Sono all’origine del Tarantismo.
Una scena veramente enigmatica la troviamo in un altare della chiesa di San Giovanni Evangelista, a Lecce, quasi nascosto da un successivo altare che hanno poi addossato a questo: una donna, che si scopre le gambe, tenendo a bada con una certa sicurezza due serpenti. Tenendo conto che si trova all’interno di un convento, abitato da secoli da suore di clausura, la scena sembra ancora più strana!
In questa rassegna non può mancare la sirena a due code, diventata personalmente un vero cavallo di battaglia (per la quale rimando al catalogo ancora non completo della nostra ricerca): nel Salento ne ho trovate oltre trenta esemplari, scolpite, affrescate, persino graffite… un altro enigma dell’immaginario medievale!
La chiesa di Santa Maria della Strada (XIII secolo), a Taurisano, presenta un portale veramente affascinante, tipicamente medievale.
Come detto, anche le case presentavano faccioni apotropaici, che avevano la funzione di scacciare il male proprio con la loro bruttezza! Sopra ne vediamo uno, a Copertino…
…qui, invece, siamo nel centro storico di Lecce…
…e sopra a Lequile…
…un mostro informe serpeggia sopra una casa di Galatina, sopra….e sotto, fra le vie del centro storico di Mesagne troviamo pure… Polifemo! Ma non basterebbero cento passeggiate per fare una rassegna completa, fra le vie del Salento. Aprite gli occhi, viaggiatori, il male ci circonda!
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply