Tracce di storia se ne incontrano a bizzeffe, a spasso nelle campagne, in qualunque area del Salento, ma in questo itinerario siamo rimasti all’interno di una zona circoscritta fra l’area compresa tra Copertino e Galatina, e il territorio griko della Grecia Salentina. Un pomeriggio intenso, tutto da vivere! Si parte da Lequile.
Lasciata la superstrada e prendendo i viottoli interni della campagna che porta verso Copertino, si incontra Masseria Vittorio… Oggi è la sede di un’importante azienda agricola, a testimonianza della vitalità di questa zona, da sempre asserragliata attorno a questa monumentale torre cilindrica che difendeva il territorio…
In agro di Copertino, fuori dagli odierni principali assi viari, si erge una delle più maestose costruzioni rurali fortificate: Masseria La Torre…
Nonostante oggi questa mastodontica fortezza, che pare riprodurre in piccolo il castello di Copertino, sia in parte rimaneggiata, e delle sue caditoie ne sia rimasta solo una, tutto lascia immaginare al visitatore l’impatto grandioso che aveva un tempo sul viaggiatore…
Sorge sul sito dell’antico feudo di Cambrò. Oltre ai suoi bastioni, era pure circondata da un muro di cinta, fortificato anch’esso!
Facendosi il giro attorno, si può apprezzarne meglio le dimensioni…
Dalla foto sopra si può notare anche il muro di cinta con gli spuntoni paralupi, che impedivano ai predatori di scavalcare con un balzo i recinti delle pecore.
E qui siamo in agro di Galatina, contrada Torre Pinta, un tempo villaggio romano, poi casale medievale, quindi masseria fortificata con l’omonimo nome ed infine residenza nobiliare…
Il Casale lo troviamo nelle fonti storiche già nel 1200…
La Masseria è oggi una delle più scenografiche dell’intero Salento. Caratteristiche le sue garitte di guardia, che girano tutto attorno all’edificio…
Qui siamo a Santa Barbara, frazione di Galatina, sorta attorno alla sua grande masseria, un tempo quasi un castello. Qui c’è una piccola cappella, che custodisce un’antica tela della Santa che proteggeva la gente dai fulmini.
Collemeto è un’altra frazione di Galatina, sorta intorno alle sue cinque masserie. Sotto siamo a San Giovanni…
Anche questa masseria aveva una cappella, di cui rimane ben poco, negli affreschi…
…ma ci sono altri scorci della costruzione in condizioni migliori…
Sempre a Collemeto, importante è l’Abbazia della Camara, antica opera bizantina, successivamente inglobata in una masseria…
Della costruzione greca resta visibile il portale originario d’ingresso, con due interessanti capitelli fogliati, che una volta probabilmente sormontavano due colonne poste ai lati di questo accesso…
…gli affreschi rimasti, nei quali si intravede la Vergine, San Giovanni, San Pietro e Paolo…
…e iscrizioni in greco.
Ed ora siamo in agro di Calimera, nella Masseria San Biagio, al cui interno si può apprezzare un’antica chiesa bizantina, risalente attorno all’anno Mille, dedicata proprio a San Biagio…
L’interno è semi-ipogeo, perché oltrepassato un vano d’accesso, si scende poi qualche gradino, per accedere alla zona sacra…
…di cui resta l’altare affrescato.
Una grande aia resiste ai secoli, poco distante.
Non molto lontana, un’altra cappella, più recente, purtroppo andata in rovina, ma che l’amore degli amici della Casa Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Grika ha contribuito a salvarne ciò che era rimasto.
Una riproduzione riprende il disegno originario dell’affresco della Madonna.
Il buio è ormai alle porte, siamo giunti in agro di Martano, nell’importante villaggio bizantino di Apigliano, abbandonato dopo il 1300, di cui restano però interessantissime tracce.
Tombe e graffiti, sono sotto gli occhi del visitatore…
…ma oltre il buio sta arrivando anche un temporale, perciò… la passeggiata nella storia continua la prossima volta!
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