Le masserie fortificate del Salento sono una semplice conseguenza della geografia di questo territorio, proteso verso il cuore del Mediterraneo e assolutamente privo di barriere naturali, come montagne, o aspre caratteristiche geomorfologiche. Questo aspetto è sempre stato un grosso problema per gli abitanti delle campagne, già durante l’alto medioevo, dopo la fine dell’Impero Romano, e poi successivamente con l’abbandono di queste terre anche da parte dei bizantini.
Il periodo a partire dal 1400 segna un grande momento per lo sviluppo dell’agricoltura in questa terra, perciò i suoi abitanti dovettero fare di necessità virtù. Le distruzioni portate dai pirati e dai turchi non potevano scoraggiarli, così nacquero gli insediamenti fortificati, anche di fronte al mare…
Non lontano dalla torre del Serpe, a Otranto, sorge la più orientale di queste masserie: le Orte. Chissà quante flotte hanno visto passare da quel mare, i suoi abitanti… “Addì 4 luglio 1671…sabato mattina a due ore di sole…una manica di turchi arrivarono alla masseria a tempo che li massari mungevano le pecore, s’impadronirono della porta e la gente si pose a fuggire sopra la torre e quando uno vellano tirava le porte, un turco li tirò una archibuggiata e lo buttò per terra, per il che il ponte si abbassò e li turchi presero con la torre tutta le gente che furono fra donne e figliole e si caricarono delle robe e andarosene a mare senza che li cavallari né torrieri l’avessero avvisto di niente, e questo è il bello governo di questa provincia“… (ricerche storiche di Antonio Costantini per Congedo Editore).
Anche il territorio di Torchiarolo era altamente pericoloso, situato a poca distanza da un mare senza scogli, nel suo immediato entroterra presenta due strutture all’epoca ben corazzate: sopra, Torre Bartoli, e sotto Torre Lo Muccio…
Sopra, Masseria Rauccio, composta dalla massiccia torre di difesa, ma anche di una chiesa, oggi diruta, ed una grande torre colombaia…
E qui sopra, invece, nascosta dagli olivi, il colosso Masseria Trappeto, alzata su tre piani, ed in origine servita da un ponte levatoio per l’accesso. Un monumento dell’architettura salentina del 1500.
Molte sono ormai in cattive condizioni, per via dell’abbandono, come è il caso di Masseria Ospina (sopra), in agro di Racale. Questa addirittura sorta davanti ad un dolmen…
Chiudiamo questa galleria con Masseria Favarella, situata appena fuori il borgo fortificato di Acaya, in direzione del mare. Un luogo strategico. Tutto era in funzione anti-turchi, il pericolo veniva dal mare, e così anche questo ulteriore avamposto (siamo sempre nel 1500) resta ancora oggi a testimonianza del ruolo fondamentale svolto da questi colossi di pietra ed i suoi irriducibili abitanti… le sue memorie…
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