Una storia antica, quella del Castello di Bari, che si perde veramente nelle nebbie della Storia nel tentativo di risalire alle sue origini, la sua fondazione. Orazio e Tacito, grandi scrittori latini, accennano all’esistenza, nell’antica Barium di una rocca fortificata, che potrebbe coincidere per lo meno col sito dell’attuale castello. Gli studiosi sono propensi a collocarlo con la fortezza d’epoca bizantina, sede del Catapanato, posta presso l’attuale Basilica di San Nicola.
Il Castello, posto nel luogo che noi oggi vediamo, probabilmente fu eretto intorno al 1130, e fu il duce Normanno Ruggero II a volerne la costruzione. La fortezza poi venne quasi del tutto distrutta da Guglielmo il Malo, che risparmiò della città soltanto i luoghi di culto.
Fu ricostruita intorno al 1233, quando l’Imperatore Federico II ordinò la nuova riedificazione ed il suo rafforzamento in funzione della sua posizione strategica sull’Adriatico.
Il Castello subì nel corse dei secoli ulteriori trasformazioni, sia in epoca angioina che aragonese…
Oggi, una visita in questo suggestivo maniero, permette di osservare gli elementi architettonici che ne hanno accompagnato la storia…
…a partire dai fregi di tutti i suoi capitelli, le decorazioni, le iscrizioni…
Agli Aragonesi successe la famiglia degli Sforza, ed anche essi mutarono l’aspetto della fortezza, decorandola di qualche motivo nobiliare che la faceva somigliare appunto più ad una residenza che una rocca.
Nota una illustre abitante di questo castello, la regina di Polonia, Bona Sforza, che qui visse, e poi morì, nel 1557.
Da osservare e studiare tutti i decori che arricchiscono gli interni e le strutture architettoniche!
Il castello è oggi tornato a mostrare l’antico fossato che lo cingeva in origine lungo tre lati: quello rivolto a nord era un tempo bagnato dal mare.
La Città ha rimesso a nuovo la sua antica fortezza sull’Adriatico, con un’opera meritoria, che non mancherà di attrarre turisti e appassionati.
Benvenuti nella spettacolare Bari medievale, un mondo da riscoprire e far conoscere!
che ringrazia Gianluigi Vezoli, per le fotografie ed il suo impegno volto alla divulgazione delle importanti opere d’arte di Puglia.
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