L’oscura e inconscia volontà umana di vincere la morte creò fin dagli Egiziani straordinari, quanto inutili (giacché la morte non si vince), metodi di conservazione del corpo, che anche qui in Occidente ha tramandato in sordina luoghi come la cripta delle mummie, a Oria, dove i membri della Confraternita della Morte hanno potuto conservare il proprio corpo mummificato.
In Italia c’è solo in caso delle Catacombe del Convento dei Cappuccini (Palermo), ancora più emblematico perché lì le mummie sono moltissime. Nella cripta della cattedrale di Oria ne sono rimaste 11, accompagnate comunque da diversi teschi di altri morti.
Entrando in Cattedrale, che oggi permette con un biglietto veramente simbolico la visita, sulla sinistra, si accede a quelli che erano gli ambienti della Confraternita…
…che custodiscono anche le statue dei Misteri e della Morte di Gesù.
Superata quest’altra piccola stanza, attraverso una scalinata si accede al vasto ipogeo…
A quanto pare questi uomini sono, se non l’unico, fra i pochi esempi di laici mummificati. La Confraternita nacque dopo il 1480, con il ritorno a Oria di tanti cristiani che combatterono contro i Turchi, e aver contribuito alla loro cacciata da Otranto e dal Salento.
Il processo di mummificazione era molto costoso, quindi se lo potevano permettere solo le persone facoltose…
…tuttavia, quando Napoleone giunse in Italia soppresse assieme agli ordini religiosi anche la facoltà di mummificare. A Oria, questi processi si continuarono a svolgere di nascosto…
Le 11 mummie che qui sono conservate sono infatti risalenti ai primi anni del 1800, quando il divieto era già stato diramato (soltanto una di esse pare sia antecedente all’editto napoleonico).
Certo, la visita in questo luogo non è consigliabile a persone facilmente emozionabili, però è un’esperienza che può aiutare a pensare. Alla caducità delle cose umane, la stessa vita, l’inutilità dell’attaccamento alle cose terrene.
Un pensiero filosofico interiore, senza parole, che certamente permette al visitatore di confrontarsi con sé stesso, le sue vere aspirazioni della vita.
Benvenuti a Oria, città messapica, nata ancora prima di Roma, poi grande baluardo medievale, capitale federiciana, aspetta i suoi visitatori anche nella cripta, certa che anche qui l’incontro sarà formativo!
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