Galatone, interessante borgo medievale ricco di storia, conserva un’importante traccia del suo culto per la Madonna Odegitria, “colei che indica la via”, ossia il suo Bambino Gesù: un’antica chiesa, datata attorno al 1100, dedicata a Lei, e che un tempo era completamente affrescata, e nonostante l’abbandono di secoli conserva ancora oggi uno stupendo apparato iconografico.
La parte più interessante del tempio è la zona voltata a botte, nel cui settore si conservano anche le piccole monofore laterali, visibili anche dall’esterno…
… ma si possono notare ancora anche le tracce dell’antico tetto a capanna con cui era stata costruita in origine…
…l’interno cattura subito lo sguardo, per il tripudio di immagini che si susseguono, alcune ben distinguibili e altre no, lungo tutta la superficie della muratura interna.
In alto, alcuni ovali racchiudono angeli e santi…
…ed al centro, il Cristo…
Al centro della parete absidale c’è la Madonna Odegidria.
Purtroppo, questa Madonna con Bambino è fra le immagini più danneggiate…
Fra tutti i cicli Cristologici che ho visto in tutto il Salento, personalmente, questo è forse il più emozionante: le varie fasi della vita di Gesù sono espresse con una vitalità impressionante, come la pena della Maddalena, qui sopra, che si strappa i capelli davanti al corpo, immoto, del Salvatore, qui disteso davanti a lei…
Altre scene della vita di Gesù…
Qui sopra, il Cristo mentre viene sceso giù dalla croce. Chissà se qui si voleva dar volto anche a Giuseppe d’Arimatea, che il suo corpo ebbe in custodia…
La chiesetta è stata riportata al culto, dopo tanti anni di abbandono, così oggi non solo i fedeli, tra sabato e domenica, ma anche gli amanti d’arte possono entrare in questo tempio, per ammirare ciò che resta…
La chiesa è datata XII secolo, ma è difficile dire quali siano gli affreschi più antichi, in quanto le pareti hanno diversi strati pittorici, segno che probabilmente fin da subito qui si decorò il tempio.
Altri affreschi raffigurano Santi della liturgia orientale.
Questa statua è l’unica rimasta della chiesa originaria…
…tutte le pareti sono non solo affrescate ma anche graffite: nomi, preghiere ed epigrafi ormai illeggibili restano a testimonianza della gran quantità di pellegrini che questa chiesa vide, anche dopo il medioevo. Un pellegrinaggio a cui invitiamo anche i viandanti contemporanei!
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