Il viaggio che faremo questa volta nasce insieme a quell’antico richiamo delle Sirene, che Ulisse volle a tutti i costi sentire sulla sua nave, a costo di farsi legare a forza dai suoi compagni. Il mare non è il Mediterraneo, ma l’Oceano Atlantico, la grande avventura che fu di Cristoforo Colombo lo divenne per tutti coloro che abbandonato ogni timore, partirono, e così è stato anche per gli amici di questo viaggio.
Gli amici di questo racconto un pò diverso dal solito sono Moreno (nato a Lecce, Italia) e Pauli (nata a Buenos Aires, Argentina), che mi hanno passato le foto dei loro viaggi fra gli oceani, per accompagnarci in quello che è stato anche il loro incontro, fra paesaggi incontaminati e natura selvaggia, attraversando i luoghi che hanno visto la grande Storia del mondo.
Partiamo dall’estremo nord del pianeta, in Norvegia. Le due più importanti cascate del Geirangerfjord sono quella delle Sette Sorelle e quella del Pretendente (anche chiamata The Wooer). Le due cascate si trovano una di fronte all’altra. Secondo la leggenda il Pretendente corteggerebbe le Sette sorelle.
La storia di questo grande Paese, nonché uno dei più scarsamente popolati d’Europa, ha inizio con i grandi cambiamenti geologici che diedero vita ai famosi fiordi norvegesi. In questo scenario proibitivo giunsero i primi abitanti, dalla Siberia, i progenitori dei moderni Sami. La storia maiuscola della Norvegia comincia però con l’epopea dei Vichinghi, prodigiosi navigatori e uomini dalla tempra eccezionale, che giunsero ad influenzare anche gli avvenimenti dell’Europa meridionale, nel bacino del Mediterraneo.
I fiordi, lunghi anche diversi chilometri, sono così profondi da essere solcati da navi di grande tonnellaggio, che dall’Oceano penetrano nel cuore del Paese.
La bellezza dello scenario naturale, e la sua grande maestosità, lasciano nel visitatore un profondo rispetto per la natura.
Numerosissimi anche i laghi, se ne contano a migliaia. Qui sopra siamo al Tynn.
E qui sopra siamo invece a Stoccolma, capitale della Svezia, anche questa una città antica e legata ai Vichinghi, anche se la prima menzione delle fonti storiche dell’abitato risale al 1252. E da qui lasciamo la penisola scandinava, preparandoci ad attraversare l’Oceano…
…per varcare l’Atlantico si parte da Lisbona, capitale del Portogallo, paese di grandi navigatori come l’Italia o gli antichi Vichinghi e Fenici. Qui la civiltà è presenta sin dalla Preistoria: le campagne del Portogallo sono disseminate di dolmen e menhir. Lisbona era nota già ai Greci (secondo il poeta Omero fu fondata da Ulisse dopo la guerra di Troia) e divenne anche caposaldo Romano. La conquista del nuovo mondo e delle esplorazioni geografiche rinascimentali, partirono da qui. Saltiamo l’Oceano, come fecero quei prodi, e giungiamo in Messico…
… Pauli e Moreno ci mostrano la celebre Piramide di Kukulkán. Siamo a Chichen Itza, nello Yucatán. Qui c’era una città che fu uno dei più grandi ed importanti centri della regione, emblema della civiltà Maya, fra il VI e XI secolo d.C.
Una civiltà che ebbe un incredibile sviluppo, accompagnato da un grande progresso nel campo architettonico, che la portò a costruire monumenti che ancora oggi stupiscono per la loro maestosa perfezione. Ma quando arrivarono gli Europei questa fiorente cultura era già decaduta da secoli.
Siamo arrivati in Argentina!
La Plata, capoluogo della provincia di Buenos Aires, fu fondata nel 1882 dall’allora Governatore della provincia Dardo Rocha in mancanza di una capitale per questa provincia, in seguito all’avvenuta dichiarazione nel 1880 di Buenos Aires quale capitale federale della Repubblica Argentina.
Qui sopra, la Cattedrale de la Plata.
Basilica de Lujan.
L’Argentina è un Paese dagli scenari più molteplici, le sorprese più inaspettate, una natura viva e vigorosa invita ad un’avventura vecchio stile, l’uomo nell’immensità! Qui sopra siamo in Patagonia, una regione disegnata da ampie steppe, alle quali si susseguono altopiani che superano di parecchio i 1.000 metri di altezza, caratterizzati da un’enorme distesa ciottolosa priva completamente di vegetazione. Verso la catena delle Ande poi il paesaggio ciottoloso lascia il posto a formazioni rocciose caratterizzate da lave basaltiche. Un luogo da film!
Impressionanti sono anche i ghiacciai, che nell’estremo sud dell’Argentina ci preannunciano quasi il panorama dell’Antartide!
Certo, un luogo come spesso noi scriviamo “non adatto ai malati d’infinito”!
Qui sopra siamo a Tandil, provincia di Buenos Aires, sopra un altipiano in cui si può ammirare uno spettacolo straordinario…
…che ovviamente Moreno e Pauli non potevano perdersi. In uno scenario ancestrale di pietre ciclopiche…
…la piedra movediza!
In marcia ora, nel Parco Nazionale dell’Iguazù.
E’ qui che si incontrano forse le cascate più imponenti del mondo. Di cascate ce ne sono 275, con altezze fino a 70 metri, lungo i 2,7 chilometri del fiume Iguazù. La “Gola del diavolo”, a forma di U, è profonda 150 metri e lunga 700, è la più imponente in assoluto.
Questo luogo unico al mondo è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, fin dagli anni ’80.
Una leggenda guaraní dice che un dio pretendeva di sposare una splendida ragazza di nome Naipú, che però scappò con il suo amante mortale Caroba. Arrabbiato, il dio modificò il fiume sul quale gli innamorati scappavano in canoa, creando così le cascate nelle quali Naipù cadde trasformandosi in roccia, mentre Caroba si trasformò in albero. La leggenda dice che da questa posizione i due amanti continuino ancora ad osservarsi.
Solo di persona si può percepire l’immane frastuono dell’acqua e la potenza del creato!
Nel cuore del sud America, i confini delle Nazioni sono solo sulla carta, perché tutto è in balia della Natura…
…così, solo una guida, qui sopra vi spiegherà che in questo preciso punto vi troverete al confine fra Argentina Paraguay e Brasile!
Se volete seguire i viaggi di Moreno e Pauli, segnatevi questo link, che vi porterà direttamente nel loro sito web, che è ancora in fase di costruzione ma vi consiglio di tenere d’occhio: questi ragazzi sono in gamba!
(che ringrazia il web, che mi ha fatto ritrovare Moreno, lasciato bambino e ritrovato uomo fatto, navigatore del mondo, fra tutta la sua Bellezza).
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Grazie infinite per lo splendido articolo Alessandro ! Un abbraccio forte !!!