Il panorama di incredibile suggestione e bellezza delle colline di Ostuni ha rivelato nel 2014 l’ennesima sorpresa: ribattezzata naturalmente “Grotta dei Millenari”, per via del mare verde dei plurisecolari alberi di olivo che riempiono la piana sottostante, questa cavità era nota solo agli esperti del settore ma oggi è diventato possibile viverla, quasi per tutti!
Attraverso “Millenari di Puglia”, un progetto nato per valorizzare gli olivi secolari, chiunque ami il trekking, le passeggiate nella natura, il suo saggio e corroborante silenzio, può rigenerarsi in questa avventura nella natura più incontaminata.
Lasciato il Parco Archeologico di Agnano (quello famoso per il ritrovamento della donna morta col suo bambino ancora nel grembo 25000 anni fa, e che abbiamo già visto in un altro articolo), ci inerpichiamo sopra un erto sentiero scosceso…
…mi guida l’amico Enzo Suma, il promotore dei Millenari di Puglia…
…percorrendo un sentiero che ha personalmente “costruito”, segnandolo in alcuni tratti con staccionate di legno, più che altro per sicurezza, visto lo strapiombo che vi è di sotto!
Il panorama è degno di un film documentaristico, l’immensità pare di toccarla col dito…
…la camminata è impegnativa e, specialmente nella stagione delle piogge, non consente distrazioni o scarpe inadatte…
Enzo mi segnala questo bellissimo fiore, nota come campanula pugliese (“campanula versicolor”), una tipicità di questa regione, ed in particolare di questo tipo di ambienti…
…ma la natura è ricca qui di specie vegetali e animali, che forse, chissà, poste in un ambiente sopraelevato, difficile da raggiungere, si è conservata magnificamente…
L’avevo scritto già altre volte, ma… si, questo è un luogo inadatto ai “malati di infinito”… il panorama che si staglia davanti, le colline sulla sinistra, il mare sulla destra, la piana degli olivi secolari in basso, è un tripudio della natura. Appena altri due o tre grossi blocchi di roccia da scavalcare, e sulla sinistra si apre la grotta…
…un’apertura talmente perfetta che parrebbe lavorata! Invece, è una cavità naturale, rifugio degli uomini preistorici che abitavano di sotto, ad Agnano…
…l’interno non è molto grande… sul pavimento di roccia si nota subito una cavità, perfettamente lavorata…
…probabilmente il focolaio di quelle antiche tribù. Il prof. Donato Coppola (Università di Bari, già scopritore della famosa donna di Agnano) era a conoscenza di questa cavità (citata come Grotta “Risieddi”), dove ritrovò alcune selci perfettamente conservate, a testimonianza dell’antica frequentazione preistorica.
La grotta è affascinante, tanti stalattiti crescono, gocciolando dal suo soffitto…
…il panorama, visto dal suo interno, doveva piacere anche agli uomini di migliaia di anni fa, anche se all’epoca al posto degli olivi c’erano querce ed altra vegetazione…
Vi sono due cunicoli, all’interno, che procedono nelle viscere della collina: molto bassi, Enzo mi racconta che li ha percorsi assieme agli speleologi fino al punto in cui si interrompono, apparentemente terminano davanti alla roccia. Sicuramente nati dallo scorrimento delle acque piovane, assieme a tutta la grotta, da tempo immemorabile…
Durante la nostra permanenza abbiamo disturbato un pipistrello, che ha svolazzato fino a quando ce ne siamo andati.
Ringrazio ancora Enzo per la passeggiata! Un tuffo nella storia, ma anche fra le meraviglie naturali della nostra inimitabile Terra d’Otranto, mi rende sempre felice oltre ogni dire!
La grotta si trova all’interno di una proprietà privata, è possibile visitarla solo ed esclusivamente con i Millenari di Puglia che hanno l’autorizzazione da parte dei proprietari. Per chi volesse vivere questa esperienza, ma anche altri percorsi naturalistici nella zona, seguite la pagina Facebook di Enzo, che non mancherà di interessarvi!
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