L’incantevole Valle dell’Idro continua a rivelare cripte nascoste, a testimonianza della grande importanza storica che questo luogo affascinante ha avuto per chissà quanto tempo. Anche questa volta, la segnalazione è dell’amico Raffaele Santo, infaticabile esploratore di questo territorio.
Non siamo lontani da altre cavità artificiali, della zona, come si vede bene dalla mappa seguente…
…a due passi da quell’altra cavità, ricchissima di graffiti, vista in un altro reportage.
Anche qui, le pareti sono graffite…
…c’è anche una vistosa mano, simbolo che si trova abbastanza facilmente (come quello del piede) e che generalmente si tende ad associare a segni di “viandanti”, o “pellegrini”…
La struttura sembrerebbe stata adibita a stalla…
…ma non si può escludere a priori precedenti destinazioni…
Il segno della croce, non manca…
…ripetuto più volte…
Interessante anche la presenza di quella che sembra una nave, graffita…
…simbolo diffusissimo, in Valle dell’Idro…
…e quelle nicchie, assieme alla nave, mi fanno venire in mente un altro ipogeo, sempre nel territorio otrantino, presso Casole…
…un’analogia che non si può accantonare così facilmente…
Il vano che si vede qui sopra somiglia in modo impressionante a quello che apre il corridoio dell’ipogeo di Torre Pinta (sempre a Otranto)…
…ma in generale, tutta la struttura mi fa venire in mente un altro insediamento rupestre, poco noto, posto nei pressi di Acaya…
Sarebbe bello poter tradurre questa epigrafe!
Tutta la Valle dell’Idro, custodisce un fascino arcaico, come questa cavità, densa di Storia minima come l’odore di umidità che trasuda dalle sue pareti…
(grazie a Raffaele Santo per le sue foto, e l’impegno costante alla divulgazione di questo territorio!)
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