Qualche mese fa ero in giro con l’amica e giornalista Tiziana Colluto, non ricordo per quale inchiesta e nemmeno la strada che avevamo preso in auto, ad un certo punto lei mi fa: Sandro, che paese è quello lì? Eravamo leggermente sopraelevati, e nella piccola vallata sottostante, vista da un’angolatura nuova, restai un attimo spaesato. Ma risposi: dal campanile, direi Calimera.
A lei venne da sorridere, “come, riconosci i paesi dai campanili”? Era la prima volta che la vedevo a quel modo, ma in sostanza era proprio vero. Mi rendevo conto di aver conservato uno spirito d’osservazione che era proprio dei viaggiatori del Settecento…
…come l’abate di Saint-Non, che ci ha lasciato anche tantissime vedute dei nostri borghi, così come li vide lui, e chi ancora nell’Ottocento, si muoveva a piedi o in carrozza lungo la Terra d’Otranto…
…il campanile era la vetta di ogni paese: qui sopra vediamo Soleto, con la sua celebre guglia visibile all’epoca a grandissima distanza…
…e qui sopra Maglie… era realmente riconoscibile, ogni città, già prima di entrarci, proprio grazie al suo campanile!
Così mi è venuta l’idea di questo mio piccolo omaggio alle vette, dei “miei” paesi. Perchè per me è davvero così, li sento tutti “di casa”, i borghi di Terra d’Otranto!
Ovviamente, ognuno è diverso, per forme e dimensioni, qualcuno è più appariscente dell’altro, ma essi rappresentano comunque lo “spirito” della propria città, per cui i suoi abitanti mi perdoneranno se qualcuno mi sfuggirà, in questa mia piccola rassegna! Qui sopra, Brindisi: il suo campanile originario crollò col tremendo terremoto del 1743, e subì anche angherie durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Calimera, il campanile della chiesa matrice di San Brizio.
Copertino, il campanile della Basilica di Santa Maria ad Nives (1080).
La torre campanaria di Corigliano d’Otranto risale al 1465, come risulta dal millesimo scolpito in caratteri greci che indica l’anno 6973. Essa è inserita nelle mura urbane di epoca medievale e in origine fungeva da torre di vedetta.
Anche Francavilla Fontana fu distrutta da quel terremoto, che qui rovinò la chiesa trecentesca…
A Lecce si trova il più alto del Salento: 72 metri, costruito nel 1661 da Giuseppe Zimbalo…
…sulla sua cupola maiolicata si erge una pesantissima statua in ferro di Sant’Oronzo.
Qui sopra uno scorcio di Lequile, dove mettiamo insieme il suo campanile, e la guglia di San Vito.
Seicentesco anche il campanile di Maglie, alto 48 metri, il secondo della provincia.
Il campanile di Manduria è composto da cinque piani sovrapposti, con colonnine, mascheroni e decorazioni zoomorfe e mitologiche che destano l’interesse degli studiosi.
Splendido il contesto scenografico della chiesa madre e annesso campanile di Mesagne.
Scorcio di Monteroni, dove vediamo assieme il campanile e la torre campanaria della cittadina.
Anche Otranto ha una torre campanaria staccata dal contesto della Cattedrale.
Verso il capo di Leuca, è più facile osservare i paesi da lontano: Presicce.
Oppure Salve, circondati dalle loro campagne verdi!
La guglia di Soleto non è il campanile della città, nacque proprio come torre, però ne riveste più che mai il simbolo. E per questo monumento consiglio un approfondimento!
Specchia, panoramica di uno dei Cento borghi più belli d’Italia!
Il campanile di Squinzano, a pianta quadrata, realizzato dall’architetto locale Saverio Tommasi e ultimato nel 1658, si innalza su cinque piani per 32 metri.
Inconfondibile anche il campanile di Sternatia, visibilissimo dalla strada statale.
Lo svettante campanile di Trepuzzi.
Anche Tricase accosta i due campanili, quello religioso e quello civile, accanto!
Esattamente come a Tuglie. Ma come in parecchi altri comuni di Terra d’Otranto…
…i cui abitanti, mi perdoneranno se non sono riusciti a mettere proprio tutti in questo piccolo reportage. Perché ognuno merita, con la sua storia, la vetta della propria terra!
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