Andrano. Siamo nel versante sud-orientale della provincia di Lecce, per scoprire un borgo antico, affacciato sul mare con la sua piccola marina, assieme alla sua frazione Castiglione d’Otranto.
Il suo nome deriva dal patrono del borgo, l’Apostolo Andrea, da cui è derivato prima il nome di Andreano, poi divenuto in seguito Andrano. Sant’Andrea era divenuto patrono in quanto protettore dei pescatori, dato che l’originaria attività principale doveva essere rappresentata dalla pesca.Nella sua piazza principale ci accoglie lo stemma del paese…
… sette spighe di frumento d’oro e sei foglie lineari dello stesso, alternate, il tutto posto a ventaglio e legato d’azzurro.
Le origini del paese sono da ricondurre alle incursioni barbariche del V secolo. All’epoca molti villaggi vennero distrutti; tra questi vi era anche il casale Feronzo prima, e poi Cellino, dalle cui ceneri nacque l’attuale insediamento urbano. Come molti borghi del circondario, sin dal 1196 venne affidato via via a diverse famiglie feudali, fino ai nobili Saraceno nel 1466, che lo governarono per circa centocinquanta anni.
Il castello Spinola-Caracciolo trova le sue origini nel XIII secolo, con la prima fortificazione. Si tratta di una delle opere di difesa più interessanti di Terra d’Otranto. Ad impianto quadrilatero con un sistema di torri medievali a sezione quadrilatera, sul lato nord. Un cornicione marcapiano divide il piano nobile da quello inferiore, mentre la facciata conserva una caditoia, situata proprio sopra il portale d’accesso.
Sul lato posteriore, rispetto alla piazza attuale, si nota l’ingresso sopra un ponte ad archi…
…mentre dall’altra parte c’è l’ingresso principale, dal cui lato si può ammirare una splendida balconata signorile.
La torre rotonda è tipica dell’architettura militare cinquecentesca.
L’interno è ricco di decori dello stesso periodo, che ci fanno immaginare la magnificenza della corte che qui risiedeva.
La chiesa matrice di Sant’Andrea Apostolo fu edificata nel 1741, ma come spesso accade sorse sui resti di una precedente costruzione del 1489, forse identificabile con l’antica Cappella di Santa Lucia nella quale ebbe sede la prima parrocchiale di Andrano. L’interno, con pianta a croce latina, conserva alcuni dipinti su tela, di autori ignoti, raffiguranti San Vito, l’Immacolata e la Madonna del Carmine tra Santi.
A pochi metri, si trova la chiesa di san Domenico, costruita nel 1561, anch’essa sopra i resti di un edificio più antico, eretto nel 1486 dai nobili Saraceno per accogliere le spoglie di Giovanni Antonio Saraceno della Torrella, ucciso dai Turchi durante l’assedio di Otranto del 1480.
Ed è proprio a questo episodio che ci riporta l’affresco più antico (e l’unico sopravvissuto) della chiesa originaria. Si vede una chiesa in fiamme, i Turchi all’assalto, e l’eroe difensore che giace a terra…
…nella sua semplicità, l’affresco è molto cruento, e mostra dettagli molto precisi, come la bandiera turca in cima a questa asta…
…e l’armatura di ferro del Saraceno, tipica del Cinquecento, con cui è rivestito il nobile cristiano morto nella difesa.
Accanto a questo affresco, vi sono altri lembi sopravvissuti, a testimonianza di come in origine la chiesa doveva essere completamente decorata.
L’interno, ad aula unica rettangolare con presbiterio, accoglie l’altare maggiore, di epoca barocca.
Il territorio andranese è ricco di insediamenti rupestri, a testimonianza dell’antica frequentazione del territorio. Il più interessante è la grotta-cripta della Madonna dell’Attarico…
Oggi poco ci rimane di quello che un tempo doveva essere questo luogo di culto, situato proprio di fronte al mare, da cui dista poche centinaia di metri…
Una volta discesi nell’ambiente ipogeo, si vede l’altare, sul quale era presente un affresco oggi irrimediabilmente perduto…
…mentre sulla volta si conserva ancora una grande croce “patente”, rossa…
…il silenzio del mondo circostante, in estate popolato solo da cicale, ben ci accosta alla solitudine che riempiva la vita degli antichi abitanti di questo luogo.
Dalla cripta, si scende verso la costa…
…lungo la quale si nota la presenza di torri che ci ricordano ancora i Turchi, che per secoli minacciarono gli abitati dell’entroterra.
Chiudiamo la nostra visita ad Andrano dirigendoci verso la “grotta verde”…
…un grande ambiente stavolta completamente naturale, meta dei bagnanti nel periodo estivo…
I suoi colori sono fascinosi ed incantano i visitatori!
Entrare è relativamente facile, si accede dal versante del mare…
…ed una volta dentro, bisogna fare molta attenzione a non scivolare per via del fondo bagnato.
Ci si gode anche un bel paesaggio, dall’interno!
Andrano ha anche una bella frazione: Castiglione d’Otranto! Ma per una visita a questo altro incantevole borgo, vi rimando ad un altro articolo! Buon viaggio!
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