Salve. Situata nel cuore di una vallata verde di bellezza indicibile, questo incantevole borgo vive da migliaia di anni, come dimostrano i monumenti megalitici, le specchie e il villaggio d’età del bronzo ritrovato in località Fani. Qui, una sorta di corale, indissolubile resistenza, diede vita a masserie fortificate, torri, castelli, schierati nei paesi o nella campagne, come uno scudo alla comunità che qui viveva. Che aveva alle spalle una secolare lotta per la sopravvivenza durante tutto il medioevo contro la pirateria e le invasioni dal mare.
Una vecchia leggenda narra che l’origine di Salve risalirebbe al centurione romano Salvius, che avrebbe avuto queste terre con l’assoggettamento del Salento a Roma. In realtà la nascita dell’abitato si fa risalire al periodo compreso tra il 400 ed il 500 d.C.
Poderosa, nel centro storico, la Torre dei Montano, una costruzione cinquecentesca…
…che meglio di ogni cosa dimostra come si erano organizzati gli abitanti del luogo per resistere alle improvvise incursioni turche…
Il borgo mostra anche altre case fortificate…
…oltre ad un grande frantoio ipogeo, che ci illustra il lavoro principale che sfamava questa comunità…
Qui sopra si nota bene l’incisione della data 1607.
La Chiesa madre di San Nicola Magno risale nella parte più antica al VI secolo. Poi nel tempo fu più volte restaurata e ampliata, assunse l’aspetto attuale nel 1672. E’ un vero scrigno d’arte…
…maestose le volte che la coprono…
…splendidi gli altari, decorati in maniera sopraffina…
Di particolare rilievo è l’organo a canne del 1628, opera del comasco Giovanni Battista Olgiati e di Tommaso Mauro di Muro Leccese. E’ il più antico di Puglia, fra quelli ancora funzionanti.
A Salve fu rinvenuto un tesoretto costituito da un centinaio di monete d’argento, contenute in un vaso di creta, riferibili ad un arco cronologico che va dal VI al III secolo a. C.
La Chiesa di San Biagio, localmente conosciuta con il nome di Santu Lasi, fu riedificata nel 1716 su una struttura altomedievale crollata nel XVII secolo. L’interno a navata unica custodisce una statua in pietra di San Biagio (1717) e tracce di affreschi di varie epoche. La chiesa ha dato il nome (Casale San Biagio) a un antico villaggio di origine messapica di cui si ignora il vero nome.
Da notare i grossi blocchi riutilizzati per la costruzione originaria. La chiesetta sorge nei pressi della splendida Masseria San Biagio…
…un luogo intriso della più vivida autenticità della vita in questo territorio nel Cinquecento. Per visitarla, merita un approfondimento particolare, vi rimando a quest’altro articolo.
Salve custodisce però diverse masserie affascinanti, quasi tutte recuperate, grazie ai loro sapienti e attuali proprietari. Qui siamo davanti a Masseria Borgin…
…la cui torre svetta davanti allo splendido mare salvese.
La sua gemella sembra essere Masseria del Fano…
…che sorge più all’interno, presso l’omonima valle, in un paesaggio incantevole…
Di fronte, di forma circolare, c’è la “Chiusa dei Fani”, insediamento messapico abitato a più riprese dal 1550 a.C. al 470 a.C.
Attorno alla valle sorgono altre masserie, anche abbandonate…
…che misteriosamente custodiscono un fascino avvolgente, per qualunque viandante…
Verso il mare, lo spettacolo continua…
…pure col suo aspetto cadente…
Grandi colombaie resistono al tempo e alla dimenticanza. E nei pressi, c’è una delle memorie più antiche di questa terra…
Nella Valle dei Fani, scorre ancora un piccolo ruscelletto…
…intorno al quale sorsero secoli e secoli fa abitazioni rupestri…
…ed una cripta…
…oggi nascosta dalla vegetazione…
…che resiste a quasi mille anni di tempo…
…coi suoi affreschi che però sono ormai sbiaditi…
E’ comunque un luogo di grande importanza storica.
Tutto il territorio è ricolmo di grotte, naturali e artificiali…
…che hanno visto la presenza dell’uomo costantemente, nel corso dei secoli.
Qui siamo di fronte ad un grande inghiottitoio naturale, noto come Grotta delle Fate.
L’architettura rurale, in zona, ha raggiunto vette eccelse…
…guardate la perfezione di questo grande pagliarone, dotato di una colombaia esterna…
…oppure quest’altro, situato nelle campagne verso il mare…
Nel panorama storico naturalistico di Salve non mancano dolmen (in foto, il dolmen “Argentina”, situato davanti al famoso litorale noto come “Le Maldive del Salento”, a Pescoluse…
…e le specchie…
…enormi cumuli di pietrame informe, che servivano a controllare il territorio in epoche remote.
Il villaggio più western del Capo di Leuca è senz’altro la piccola frazione di Salve, Ruggiano. Una sola strada che entra in paese, ed una che ne esce, attraversandola al centro.
Il monumento più significativo del borgo è il Santuario di Santa Marina, una figura cui sono molto legati gli abitanti del posto.
La vicenda di Marina è molto semplice. Giovanissima volle consacrare la sua vita al Signore ed entrare a vivere nel convento. Ma i frati non volevano farla entrare, perché donna. Così, un giorno lei si travestì da uomo, e presentandosi come Marino riuscì ad entrare nel convento. Condusse vita umile e aiutò tanta gente. Ma un giorno il demonio ispirò una donna di accusare frate Marino di averla portata a letto e di aver avuto un figlio da lui. I frati lo cacciarono dal convento, e lei non volendosi allontanare dalla casa dove aveva giurato fedeltà al Signore, si accampò sotto un ponte, lì vicino, crescendo pure quel neonato che era stato rifiutato perché suo figlio. Così, per sette anni. Ma la salute già cagionevole di Marina ne risentì, si ammalò e riversò in gravi condizioni. I frati del convento, non volendo essere bollati come disumani dalla gente del villaggio, ripresero con loro frate Marino, e per cercare di portargli delle cure scoprirono la sua identità, e quindi la sua innocenza. Da allora, Santa Marina è venerata con una grande devozione.
Una visita a questo Santuario e vi lascerete il cuore!
Nell’estate del 2006 le spoglie di Santa Marina giunsero in questo borgo, e ovviamente per il paese fu un evento da ricordare!
Torre Pali e la spiaggia di Pescoluse hanno una delle spiagge più belle del Salento. L’ho scritto per ultimo, perché è quello che sanno tutti: ma la prossima volta che verrete qui, ricordatevi che c’è un mondo da scoprire!
(info tratte dai pannelli informativi in città e da wikipedia)
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