Maglie è posizionata letteralmente nel cuore del tacco d’Italia, al centro della penisola salentina. Da sempre si trova nel punto nevralgico delle comunicazioni umane nel territorio. Qui le genti hanno cominciato a costruire villaggi sin dalla preistoria,
la loro presenza è testimoniata dal gran numero di monumenti megalitici innalzati in tutta la zona: dolmen, menhir, specchie, lo stesso paesaggio, a ben guardare è costruito da madre natura interamente in pietra…
Per gli appassionati del paesaggio megalitico salentino, leggete QUI il reportage completo di tutti i dolmen e menhir di questa terra.
Nel cuore del centro storico di Maglie si innalza la Chiesa della Collegiata. Sorta sui ruderi di una chiesa preesistente del 1300, ospita un gran numero di tele e di pregevoli opere d’arte…
La chiesa della Madonna della Scala è uno scrigno che merita assolutamente una visita…
…sorge sui resti di un’altro tempio, molto più antico, di rito greco…
…di cui lateralmente, all’esterno, si possono notare alcuni dettagli.
Ci sono due altari che gareggiano in bellezza con quelli più famosi del barocco leccese, nel capoluogo.
Altra celebre chiesa della città è la cinquecentesca Madonna delle Grazie, alla cui realizzazione hanno collaborato artisti del calibro di Cesare Penna e Donato Chiarello. L’interno ospita stupende sculture, tele e opere d’arte.
La chiesa Madonna Addolorata è invece stata eretta durante il 1700, ospita altri tesori, fra cui una particolare statua di cartapesta della Madonna Addolorata, realizzata pure nel settecento…
La storia di Maglie è connessa al grande periodo della produzione dell’olio lampante in Terra d’Otranto. Anche in questa città si trovano antichi frantoi ipogei, ancora visitabili (vedi qui)…
… e sopratutto i resti della grande strada dell’olio, che conduceva fino a Gallipoli, da cui si imbarcava l’olio salentino verso tutta l’Europa (vedi qui)…
Costruito in età Angioina, almeno nel suo primo nucleo, il castello di Maglie fu rinforzato sotto gli Aragonesi nel XV secolo e protetto anche da un fossato, che non servì a fermare le incursioni turche nell’entroterra, durante il loro attacco ad Otranto nel 1480. Oggi non resta molto dell’antica architettura, che grazie alla sua ultima e munifica proprietaria, Francesca Capece, divenne una scuola nel XIX secolo.
Il carcere dell’antico maniero reca ancora sulle sue pareti i graffiti dei suoi prigionieri (vedi qui).
Per i curiosi che amano passeggiare, a due passi dalla piazza della città, sopra l’ingresso di un palazzo, si nota una bellissima nave scolpita…
Riporto le parole dell’amico Vincenzo D’Aurelio, a questo proposito, che mi ha informato che qui vi era la sede della Lega Navale. Non si sa per quale motivo questo luogo, e lo stretto vicoletto che qui porta, venga chiamato popolarmente “dardanelli”. Esso ricorda proprio l’omonimo toponimo e i fatti legati forse alla prima guerra mondiale. Di fatto, da vox populi, lì vi era una casa di tolleranza e alcuni associano quel simbolo proprio ad essa. Curioso il binomio “dardanelli” col simbolo della nave… la faccenda va approfondita!
La devozione dei magliesi per San Nicola, patrono della città, si nota anche da questa scultura, sistemata sul portale di una casa privata. Uscendo da Maglie, in direzione Cursi, si arriva a MORIGINO, frazione della città. IL nome di questo piccolo e affascinante borgo si ritiene derivi dai “Mori”, i saraceni che arrivarono qui nel Salento verso l’800, e che lo fondarono per accamparvi un distaccamento delle loro truppe. Di particolare pregio è la chiesa matrice, dedicata a San Giovanni Battista. Contiene un importante organo costruito dai fratelli gallipolini Simone e Pietro Khyrcher durante il 1700, un fonte battesimale seicentesco e pregevoli tele e altari.
I graffiti a Morigino sono numerosi, allego QUI un altro link per chi voglia approfondire.
Sotto, uno scorcio del singolare giardino scolpito, appena fuori il borgo (vedi qui).
Il territorio di Maglie, per via della sua centralità all’interno del Salento è sempre stato appetibile agli interessi più svariati. Nei campi si trova la masseria di San Sidero, importante tenimento dei cavalieri Templari. Ma tutto la zona suscita interesse, per vari ritrovamenti, che mettono in luce la sua costante frequentazione nei secoli.
In una visita a Maglie non può mancare il Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia “Decio de Lorentiis”. Un vero e proprio tour nella nostra preistoria, dalle origini geologiche di questo territorio fino alle prime civiltà che si insediarono nelle grotte che costellano il Salento. Da non perdere.
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