Superbo promontorio di Puglia a picco sul mare, dimora da secoli e secoli di San Michele Arcangelo con la sua celeberrima Grotta, il Gargano è un luogo mitico per gli amanti di Storia e Natura, Fede e Svago, tutte importanti componenti, necessarie ad ogni essere umano. In questo breve viaggio però non lo scaleremo, ci terremo ai suoi piedi, per volgere lo sguardo alle sue caratteristiche di pian terreno!
Cominciamo da Siponto, antichissima città romana, che deteneva un porto di primaria importanza sul piccolo golfo affacciato sull’Adriatico. Qui, poco fuori la moderna cittadina, incontriamo la Basilica di Santa Maria Maggiore, fulgido esempio di Romanico Pugliese…
Sede della più antica diocesi di tutta la Daunia, qui nacque una primitiva basilica paleocristiana, costruita sopra un tempio pagano del IV secolo dedicato alla dea Diana…
…durante il VI secolo fu messo a punto anche un bellissimo pavimento a mosaico.
Attorno all’anno Mille fu costruita l’attuale Basilica, riutilizzando gran parte dei materiali precedenti.
Il luogo merita pienamente una visita, anche se non sempre è fruibile, di gran pregio è la cripta ipogea, un autentico spettacolo architettonico.
Anche lungo questa costa giunsero i Turchi a far strage e bottino, nell’agosto del 1620, questo spiega la presenza di numerose torri di avvistamento sul mare…
…alcune sono state recuperate, si sono ben conservate, altre purtroppo restano in condizioni veramente estreme…
Presso Vieste si estende un suggestivo cimitero paleocristiano del III-IV secolo, completamente scavato nella roccia…
…si tratta di una delle più antiche, se non proprio la prima necropoli in Puglia, destinata ai culti delle prime comunità cristiane datate nella zona. Un sito veramente sorprendente…
Tornando nei pressi di Manfredonia, ecco la Riserva Naturale Salina Margherita di Savoia. La presenza di saline naturali è attestata fin dai tempi più antichi, già nel terzo secolo d.C….
Fu utilizzata anche dai normanni. Sul finire del XVI e l’inizio del XVII secolo riprese il suo sviluppo, che in realtà non conobbe mai soste. Nel Settecento la Salina fu acquisita dai Borbone, e chiamata Salina di Barletta, che la ritennero “la più preziosa gemma della loro corona” e tornò, pertanto, ad una gestione pubblica. Dopo l’unità d’Italia, la popolazione salinara elesse una propria amministrazione autonoma. Il toponimo del paese venne modificato nel 1879 nell’attuale denominazione in onore della regina consorte d’Italia, moglie di Umberto I.
Nel Novecento vi fu una progressiva industrializzazione delle saline. Sono le più grandi d’Europa e le seconde nel mondo. La Convenzione di Ramsar la riconosce come zona umida di interesse internazionale: con i suoi 20 km di lunghezza e 5 km di larghezza, con una produzione media annua di circa 5.500.000 quintali di sale, è la prima d’Europa.
Lasciata Manfredonia, e guardando il suo porto dall’alto, si comincia a salire sul Gargano… ma questo è un altro viaggio!
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