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Blog Archives

Miracoli e visioni della Madonna in Salento

Quante volte, atei e credenti, non sono stati catturati dalle cronache delle apparizioni della Madonna, nel mondo? La Vergine Santa ha attraversato il pianeta, dal sud America nel 1531, a Guadalupe, fino ai secoli più recenti, a Lourdes, Fatima e Medjugorje. 

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Casarano, la regina della serra

Adagiata sulla spettacolare e panoramica serra jonica, sorge una delle città più importanti del basso Salento: Casarano. Alcune fonti fanno risalire il suo nome e la sua fondazione ad un centurione romano. Certo, la presenza dell’uomo in questa zona è molto antica. I pri...

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CEIT. Nasce la Scuola di Visualizzazione 3D

Il CEIT (Centro Euromediterraneo di Innovazione Tecnologica per i Beni Culturali e Ambientali e la Biomedicina) terrà in Otranto dal 12 al 17 maggio 2014, presso la sede dello stesso Centro, la “Scuola di Visualizzazione 3D, Simulazione e Tecnologie in Medicina“. La Scuola e’ organizzata dai Partner CEIT, in particolare dal Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Universita’ del Salento, dalla Scuola Superiore Isufi, dall’Istituto di Nanoscienze del CNR e dai Comuni di Otranto e di Cavallino, con la collaborazione del DReAM (Laboratorio diffuso di Ricerca interdisciplinare applicato alla Medicina, UniSalento e ASL-Lecce) e di altre Strutture dell’Ateneo salentino, dell’Universita’ e del Politecnico e di Bari. Obiettivo della Scuola è l’analisi della sinergia tra nuove em...

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Taranto, la città dei due mari

Il mito racconta che Taras, il figlio di Poseidone, dio del mare nell’Olimpo greco, giunse in questo magnifico golfo in dorso ad un delfino, per dar vita a questa città millenaria: Taranto. Ma anche se sono stati gli spartani a scegliere questo sito privilegiato, centinaia d’anni prima di Cristo, mai fu fatta scelta più azzeccata.

Posta a met...

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Ugento la città dello Zeus fulminatore

Ugento. Porgendo all’orecchio una conchiglia ricolma dall’eco lontano del rumore del mare partirono dall’Illiria, battendo una vecchia rotta verso una terra nuova incastonata lungo l’opposta sponda dell’Adriatico. In balia delle onde, quasi come un miraggio nel deserto, intravidero gli orli di un litorale sferzato dal vento, che, ululando contro gli scogli, dissolveva il fumo dell’olocausto elevato al cielo dagli abitanti del luogo. A bordo delle loro zattere ormai sfasciate vennero attratti da un monolite alto quasi sei metri, che, imponente e maestoso, si ergeva, luccicando come un faro di giorno e di notte. Al loro sbarco quel faro si spense, rovinando in tanti pezzi sotto il peso del fosco presagio di un abbandono da parte di volubili dei invidiosi di quello scorcio di paradiso...

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