Non è semplice nè da tutti i giorni poter andare a spasso fra i dinosauri, le gigantesche e pur meravigliose creature che dominarono il mondo milioni di anni prima della comparsa dell’uomo sul pianeta. Un’esperienza del genere si può vivere all’interno del Museo di Storia Naturale del Salento, a Calimera.
Un’esperienza che toccherà il visitatore con l’entusiasmo di un bambino, sopratutto perchè gli animali sono stati riprodotti in maniera scientifica ed a grandezza naturale: stupore e meraviglia, quindi, in questo piccolo viaggio che farete ora in questa pagina, alla scoperta di qualcuna di queste stupefacenti creature.
Cominciamo dall’Allosauro, la classica creatura carnivora, perfetta macchina per uccidere del Giurassico. Misurava fino a 11 metri e poteva giungere ad un età compresa fra i 22-28 anni.
Fra i tratti distintivi di questo animale vi sono le piccole creste, poste vicino agli occhi. La bocca era armata di denti ricurvi e acuminati, seghettati e micidiali. Secondo alcuni studiosi essa poteva essere enormemente spalancata. Con morsi ripetuti, l’Allosauro era in grado di infliggere estese ferite che potevano debilitare animali molto più grandi di lui. Ad oggi non esistono prove certe che esso cacciasse in gruppo o in solitaria, però l’abbondanza di scheletri rinvenuti nella Formazione Morrison suggerisce che incontri ravvicinati fra individui di questa specie dovevano avvenire di frequente.
Conosciamo qui il Diplodoco, enorme erbivoro che poteva misurare fino a 35 metri, caratterizzato da un collo ed una coda lunghissimi e snelli. Viveva nel Giurassico superiore (155-145 milioni di anni fa). Era capace di sollevarsi sulle zampe posteriori: probabilmente questa posizione non era assunta solo per cibarsi della vegetazione ma anche per resistere agli assalti dei carnivori.
Secondo i paleontologi che lo hanno studiato, il Dracorex hogwartsia aveva un aspetto così incredibile da richiamare alla mente una creatura fantastica. Per questo motivo hanno voluto dedicarne il nome alla scuola di magia del celebre personaggio di Harry Potter. Era bipede, con il torace largo e appiattito e le braccia minuscole. Misurava quasi tre metri di lunghezza. La parte più spettacolare del suo corpo era la testa, che aveva una volta cranica decisamente piatta, seppur ornata da innumerevoli bitorzoli e corna affilate.
L’Ornitholestes hermanni era un piccolo predatore conosciuto attraverso un unico scheletro rinvenuto. Misurava circa due metri di lunghezza, aveva una testa proporzionatamente piccola rispetto ad altri teropodi, munita di occhi grandi e denti di varia misura, più conici verso la punta del muso.
Il Parasaulopholus walkeri misurava quasi dieci metri di lunghezza, pesante fino a tre tonnellate. Il suo tratto distintivo era la lunga cresta tubolare rivolta all’indietro, che ornava il capo. Alcune ipotesi riguardo questa cresta fanno supporre che esso avesse un cervello più grande della media ed un comportamento sociale complesso.
Questo dinosauro, descritto nel 2016 e soprannominato “Tito” è stato ritrovato a 50 km da Roma. E’ il primo sauropode “italiano”. Misurava sei metri di lunghezza. Apparteneva a quella classe di dinosauri erbivori quadrupedi, aventi collo e coda molto lunghi.
La Tarchia gigantea, 4,3 metri di lunghezza, apparteneva alle razze di dinosauri corazzati. Nel suo caso, la corazza era costituita da un mosaico di piastre ossee e aculei disposti in più file lungo testa, collo, dorso e arti. Caratteristica anche la coda foggiata a mazza: erano tutte difese contro i predatori, molto sofisticate.
Tra i dinosauri teropodi europei, Neovenator salerii è uno fra i meglio conosciuti. Era ai vertici della catena alimentare, poteva superare anche i 10 metri di lunghezza.
Lo Styracosaurus ha un lungo corno sul naso ed un collare osseo relativamente corto che si proietta verso il collo. Misurava 5 metri e non si può escludere che fossero animali solitari, che tolleravano la presenza dei consimili nella stessa aerea di pascolo, ma limitavano i rapporti sociali al periodo della riproduzione.
Spinosaurus aegyptiacus fu tra i più grandi predatori terrestri di tutti i tempi. Probabilmente era qualche metro più lungo anche del Tirranosauro, anche se quest’ultimo era più massiccio ed aveva lo stesso peso. Le spine del dorso sostenevano una enorme vela di pelle, la cui funzione non è ancora chiara. Forse lo aiutava a regolare la sua temperatura nei periodi eccessivamente caldi.
Chiudiamo ovviamente davanti al Tirranosauro, la cui arma letale era la bocca, che era capace di strappare brani di cento chili di carne! Con una potenza superiore dieci volte a quella dello squalo. Pare anche che pure la sua vista fosse particolarmente acuta, come quella di un’aquila.
Doveva essere il terrore di quei tempi fascinosi che noi oggi possiamo solo immaginare, di una terra dominata dai rettili, soverchiata dall’imminente catastrofe che poi li annientò, aprendo la strada allo sviluppo degli uomini.
Ringrazio per questa passeggiata il Museo di Storia Naturale di Calimera (che vi avevo mostrato al completo in un’altra occasione, vedi qui) e l’amico Marco Salvatore Tommasi, anche per tutto il loro lavoro che fanno nel coinvolgere le giovani generazioni. Le notizie qui esposte vengono dai pannelli illustrativi della mostra.
Questa mostra dei dinosauri è aperta nel periodo 17-11-2018/17-2-2019.
S.P. Calimera-Borgagne, Km 1 – CALIMERA
Ingresso
ORARI
dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.00)
COSTI
(Dinosauri + parco faunistico)
intero offerta mostra da 10,00 euro a 7,00
ridotto offerta mostra da 7,00 euro a 5,00
famiglia (2 adulti + 2 bambini) euro 15,00
(Dinosauri + parco faunistico + museo + vivarium)
intero euro a 12,00
ridotto euro a 10,00
famiglia (2 adulti + 2 bambini) euro 30,00
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