Il territorio di Cannole, piccolo e grazioso Comune inserito fra i “Borghi autentici d’Italia”, è sempre stato nel cuore della Storia del Salento, fin dalla preistoria. Purtroppo del periodo ancestrale è rimasto ben poca cosa, ma del periodo medievale c’è un piccolo grande mondo antico da riscoprire.
Cominciamo dal borgo. Nel cuore del centro storico si erge maestoso l’antico castello fatto erigere dai signori Orsini Del Balzo, storica famiglia del territorio.
Eretto nei primi anni del 1400, la roccaforte, coi secoli, ha perso il suo aspetto originario, assumendo pian piano quello di una dimora signorile.
Tuttavia ha conservato anche alcuni elementi originari, che lo caratterizzano ancora oggi.
Il borgo antico è piccolino e si visita a piedi tranquillamente. Qua e là ancora qualche stemma nobiliare, oltre quello degli Orsini.
La torre dell’orologio è attaccata al corpo della chiesa matrice, cinquecentesca, dedicata alla Madre di Dio…
L’interno è assai prezioso, custodisce opere che vanno dalla fine del 1500 in poi, coperte da grandi volte innalzate con maestria…
L’esterno della chiesa matrice è graffito in più parti, e fra le classiche croci lasciate dai pellegrini, si possono osservare anche dei simboli più complessi, oggetto delle più disparate interpretazioni. Altra chiesa che si può visitare alle porte del centro storico di Cannole è quella dedicata alla Madonna di Costantinopoli. E’ una cappella abbastanza antica, anche se ristrutturata recentemente, ad essa si lega una tradizione che vuole i turchi, dopo la presa di Otranto del 1480, all’assalto del paese e dei borghi limitrofi. Quando giunsero qui, gli apparve la Madonna di Costantinopoli, che sbarrò loro il passaggio. Il loro comandante si convertì e risparmiò il paese.
Lasciamo ora il borgo e inoltriamoci nelle amene campagne che circondano Cannole. Alle porte della città si erge una torre fortificata, che dimostra l’importanza di questo sito durante il Medioevo. Infatti, giungiamo a Torcito, un casale importantissimo, di cui si parla nelle fonti storiche già nel IX secolo. Divenne nei secoli successivi un’attivissima masseria, fornita di ogni cosa, dalla chiesa ad ogni locale di lavoro che servisse all’economia dell’insediamento.
La masseria era servita anche da due grandi cisterne per la raccolta dell’acqua piovana e da una neviera. Il commercio della neve era una volta ben radicato nel Salento.
Sopra, siamo davanti all’ingresso principale della Masseria. Si notano le fosse circolari scavate nel banco roccioso: erano le vasche per la macerazione del lino, utilizzate fino al XV secolo. Furono abbandonate forse dopo le distruzioni operate dai turchi nel 1480, e riempite con scarti e spazzatura nel XVI e XVII secolo.
Un paesaggio meraviglioso, immerso nelle campagne, che stimola una visita anche fuori dalla roboante stagione estiva, che vede Cannole alle prese con la tradizionale Sagra della Municeddha, un evento trentennale che ogni anno attira qui migliaia di turisti!
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