Non parrebbe, questa, una terra da castelli. Eppure… sono là. Giganteschi, affascinanti, misteriosi. A volte furono espugnati, dai tanti nemici apparsi dal vasto mare. Ma sempre vendettero cara la pelle. Sempre spettò loro la palma morale della vittoria. La forza della Resistenza, stilizzata e raffigurata in maniera eccellente sul simbolo di tutta la storica Terra d’Otranto, oggi nota universalmente come Salento: il delfino che morde la mezzaluna turca…
Il primo fra i castelli del Salento, in realtà dovremmo fare un piccolo sforzo di immaginazione per vederlo. Si trova in agro di Supersano. Si trovava. In cima ad una “motta”, la collina artificiale che costruivano i Normanni, e che abbiamo imparato a conoscere dal prezioso arazzo di Bayeux. Quando i conquistatori nordici arrivarono fin qui, continuarono a segnare il territorio come avevano sempre fatto: colline alzate col terrapieno in località già di per sé sopraelevate, e poi il loro forte, costruito in legno. Questo fu il primo castello del Salento, nel senso strettamente medievale del termine.
Poi arrivò la grande epopea di Federico II, che riempì tutta l’Italia meridionale di fortezze e castelli, stavolta di pietra. Seguirono gli Angioini, gli Aragonesi, e questi castelli si facevano sempre più moderni, attrezzati, armati, ricolmi di ogni nuovo dettame d’ingegneria…
Torri, bastioni di varie forme, sempre più elaborate, dalla classica pianta quadrata a quella circolare, fino a quella a “mandorla” del castello di Carovigno. Tutte questi castelli erano comunque legati dalla posizione su cui venivano eretti: il punto più alto e difendibile del paese…
Infine, divennero dimore nobiliari, quando i cavalieri smisero di fare la guerra ma non potevano esimersi dallo sfoggiare la loro gloria, sul popolo, al quale si affacciavano nelle occasioni più disparate, per esercitare il proprio potere e riscuotere tasse e gabelle…
Un piccolo viaggio che approfondiremo quanto prima, con gli aneddoti, la storia e le storie legate a questi luoghi affascinanti, che resistono da secoli su questa terra, il paesaggio e la fantasia…
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply