Le chiese di Lecce sono una continua meraviglia, una cartolina che lascia di stucco qualsiasi turista che si affaccia in questa città. Il barocco qui ha reso un unicum tutto il centro storico. Un viaggio che lascia quasi allucinati, passeggiando col naso all’insù.
E allora procediamo in questa sontuosa passeggiata. Siamo davanti alla chiesa di Santa Maria della Provvidenza, più famosa come delle Alcantarine. Costruita all’inizio del 1700 dal celebre architetto Giuseppe Cino, fu in seguito modificata da Mauro Manieri.
Ed eccoci ora presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli e l’attiguo monastero dei Minimi di San Francesco da Paola. Fu costruita dai primi anni del 1500 e custodisce svariati tesori d’arte, fra cui una tela del grande artista Gianserio Strafella.
Qui siamo nei pressi di Piazza Sant’Oronzo, la chiesa di Sant’Antonio della Piazza, conosciuta anche come San Giuseppe, è una costruzione cinquecentesca, che subì poi nei secoli lo spostamento dell’ingresso originale.
Ora siamo appena fuori il centro storico, sull’antica via che una volta portava a San Cataldo. Chiesa di San Lazzaro, che risale al 1400, più volte risistemata e abbellita. All’interno c’è un altare dedicato proprio a San Cataldo, che fece naufragio, racconta la tradizione proprio presso il molo di Adriano.
Ed ora siamo davanti ad uno dei più fulgidi esempi dell’architettura leccese: la chiesa di San Matteo. Fu innalzata a partire dal 1667, sulle fondamenta di un’antica cappella dedicata all’apostolo Matteo, sui disegni di Achille Larducci, nipote del grande architetto Francesco Borromini, di cui si avverte infatti tutta l’influenza.
La chiesa di San Sebastiano è un importante edifizio costruito nel 1500, salvato dalla Fondazione Palmieri, che se ne è presa cura. Custodisce alcuni pregevoli affreschi. Durante il 1700 accolse, nel monastero attiguo, le donne che si pentivano della loro vita dissoluta.
La chiesa di San Giovanni di Dio, nota anche come Santa Maria della Pace è una costruzione che risale al 1700 e fu costruita da Mauro Manieri.
La chiesetta della cinquecentesca villa Fulgenzio Della Monica, un tempo sorta fuori dal centro storico, oggi in piena Lecce moderna…
Il patrono della città è Sant’Oronzo. Il Santo lo ritroviamo affrescato in un’antica chiesetta purtroppo in rovina, in cui sopravvivono alcuni affreschi che ce lo mostrano, e per cui vi rimandiamo a questo link.
Ed eccoci nel luogo simbolo del santo protettore di Lecce: Sant’Oronzo fuori le Mura. Siamo infatti pochi chilometri fuori il centro storico, presso i luoghi del martirio che, secondo la tradizione, subì Oronzo, decapitato insieme a San Giusto il 26 agosto dell’anno 68. Nei pressi della chiesa, ricostruita nel 1907 sui resti molto danneggiati di un precedente edificio seicentesco, si erge una stele, che commemora proprio il punto in cui Oronzo morì.
Lecce ricorda ogni anno il suo Patrono, in una festa molto sentita dai suoi abitanti, e che si celebra dal 24 al 26 agosto, in onore di uno dei primi evangelizzatori del Salento.
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