Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Le città del Salento nelle immagini storiche

Le città del Salento nelle immagini storiche

Per chi ama i racconti “visivi”, le mappe, le ricostruzioni che nessuna macchina fotografica ha mai potuto fare delle nostre città, questo è un viaggio interessante. Un piccolo percorso che ci regalerà un’istantanea di secoli e secoli fa, di alcuni paesi della Terra d’Otranto. Spesso sono sotto i nostri occhi, nelle chiese, ma non ce ne accorgiamo nemmeno. Scopriamo quanto possano essere interessanti, vista la grande precisione che talune volte è stata utilizzata per la loro realizzazione. Cominciamo da Lecce, forse la città più ritratta dai viaggiatori di ogni tempo.

città

Questa tela seicentesca, custodita all’interno della chiesa madre di Presicce, raffigura la città barocca proprio in quegli anni: aldilà di Porta Rudiae si intravedono i campanili del Duomo e dei Teatini, circondati dalle altre costruzioni, a loro volta chiusi dalla grande cinta muraria. Un’opera altamente realistica.

Lecce, da Santa Croce

Qui, la città di Lecce è vista un secolo dopo, pressocchè identica, in occasione dello storico terremoto del 1743, durante il quale, miracolosamente, i cittadini non ebbero alcun danno (rispetto al resto del Salento devastato), salvezza per la quale diedero il merito al protettore della città, Sant’Oronzo. Curiosa l’epigrafe, in cui si legge una prima forma del dialetto leccese.

Lecce, dalla prefettura

Ancora più recente è la città raffigurata in una grande tela situata sulla grande scalinata da cui si accede ai piani superiori dell’ex convento dei Celestini, oggi Prefettura.

Taranto, da San Domenico

La città che si vede ai piedi di questa grande tela seicentesca è Taranto, una rara immagine della città, prima dei grandi cambiamenti che subì in epoca moderna. Si intravede la grande torre eretta da Raimondello Orsini del Balzo (descritta e disegnata anche da Cosimo De Giorgi), oggi non più esistente. La tela è custodita all’interno della chiesa di San Domenico, a Taranto.

taranto

Un’altra affascinante veduta della città di Taranto…

brindisi

Ecco invece la città di Brindisi, durante il 1700…

Otranto

Questa è Otranto, “ripresa” durante l’assedio dei turchi del 1480. Opera dello Zimbalo, fa parte dell’altare di San Francesco di Paola, all’interno della chiesa di Santa Croce, a Lecce.

Otranto2

Questa è un’altra “inquadratura” della città di Otranto, sempre dallo stesso altare.

otranto

Otranto ripresa ancora più realisticamente. Si vede il nuovo castello, ricostruito dopo il 1480, e il campanile della cattedrale…

Cavallino, vescovato Lecce

Una sala del vescovato di Lecce conserva degli interessanti affreschi sulla volta, che riproducono alcune città della diocesi storica. Questa è Cavallino…

Dragoni, vescovato lecce

…questa è Dragoni, piccola frazione della città di Lequile…

Magliano, vescovato lecce

…questa è Magliano, frazione della città di Carmiano…

Torchiarolo, vescovato lecce

…e questa Torchiarolo, di cui si intravedono le case fortificate di cui scrivemmo in un altro articolo.

Corigliano, dalla sua chiesa matrice

Questa interessantissima tela seicentesca raffigura invece Corigliano d’Otranto. Si trova nella chiesa matrice di questa città, e oltre al borgo fortificato dell’epoca, riprende anche una particolare processione, in cui erano coinvolti tutti gli abitanti, che insieme praticavano una sorta di preghiera corale, implorando protezione a Dio dall’invasione delle locuste, che spesso flagellavano i raccolti.

gallipoli

Questa tela preziosissima si trova (è solo il particolare basso) all’interno della storica Chiesa del Rosario, a Gallipoli. Mostra con grande precisione com’era Gallipoli nel 1500, con il primitivo ponte che la collegava alla terraferma, prima della costruzione di quello attuale, che risale al 1600. Sullo sfondo si vede anche l’isola di Sant’Andrea, all’epoca ovviamente priva del faro, ma con una casupola che era stata già costruita.

agesilao flora

Qui sopra invece una visione ottocentesca di Gallipoli, dipinta da Agesilao Flora, rinomato artista nativo di Latiano.

mesagne

Sopra siamo all’interno della chiesa matrice di Mesagne, davanti al particolare di una tela che raffigura proprio Mesagne nel 1600.

GALATONE

Qui sopra siamo invece a Galatone, all’interno del Santuario del SS. Crocifisso, dove una tela del 1600 ci mostra uno spaccato della città di quel secolo, in cui si può apprezzare, in primo piano, proprio come era l’aspetto della precedente chiesa dal Crocifisso.

Qui sopra, Torre Vado, da un affresco di una casa di Morciano, di grande suggestione realistica…

…mentre da qui, segue una serie di affreschi che si trovano in una caratteristica sagrestia, tutta dipinta, all’interno della chiesa di San Giovanni Battista a Parabita, e che riprendono cittadine e località marine, che recano anche il nome sotto, in una sorta di didascalia che l’anonimo frescante terminò nel gennaio del 1700: qui sopra si vede Castro…

…Gallipoli…

…Leuca, con una sirena a due code curiosamente nel mare…

…Nardò…

…Otranto…

…Porto Cesareo…

…Sant’Isidoro…

…ed infine, uno scenario senza nome, ma anche questo con dettagli molto realistici, come la torre costiera e il suo ponte levatoio.

San Pancrazio

E qui siamo a San Pancrazio, all’interno della chiesa di Sant’Antonio: questo preziosissimo affresco raffigura un evento accaduto nel 1547, quando un drappello di predoni turchi sbarcò a Torre Colimena, si diresse ad Avetrana, per poi finire a San Pancrazio, che fu attaccata e razziata. La scena riprodotta mostra la città sotto assedio.

I documenti storici, fortunatamente sono tanti, quindi speriamo di allungare presto questa piccola galleria di città, e storie ad esse collegate, in modo da avere un quadro sempre più ampio!

 

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Le città del Salento nelle immagini storiche

2 comments to Le città del Salento nelle immagini storiche

  • Sergio Quarta  says:

    Per saper argomentare con le immagini il nostro bellissimo Salento ci vuole tanta professionalità, ma anche un gran cuore e una grande passione per ciò che si fa, e un grande amore per la propria terra. Complimenti per la grande professionalità. Grazie per amare la nostra terra, facendo conoscere, e facendo innamorare chi non conosce il nostro bel Salento e la sua gente.

    • salentoacolory  says:

      E’ un onore ricevere queste parole, Sergio!

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