Alle spalle di Brindisi, lontani dal mare. Un entroterra rigoglioso, in natura e tesori d’arte, storia e tradizioni. Sono i Comuni di questa parte del Salento, appena fuori le Murge, sul Tavoliere di Lecce, adagiati fra distese sterminate di campi e oliveti dell’entroterra brindisino. Una piccola gallery che vale davvero la pena conoscere.
Carovigno. L’antica Carbina dei Messapi, di cui conserva ancora un tratto delle mura megalitiche. La Carvineo medievale, di cui custodisce anche un tratto delle mura aragonesi. Un borgo suggestivo, intinto nell’atmosfera fiabesca per via dell’incantevole castello Dentice di Frasso. Il territorio di Carovigno (vedi anche video documentario), in un panorama di struggente bellezza, conserva il Santuario della Madonna di Belvedere, nei cui sotterranei c’è la grotta frequentata dai monaci eremiti. Qui nacque la leggenda e la successiva tradizione della Nzegna, il folkloristico lancio della bandiera che si tiene nel periodo di Pasqua nel borgo antico, ogni anno, da secoli, noto anche oltre il brindisino. Immerso nello splendido Parco Naturale di Torre Guaceto è il piccolo borgo di Serranova, che custodisce un bellissimo castello, originario del 1350, fatto ricostruire durante il 1600 dal feudatario Ottavio Serra. Un luogo che ha conservato un fascino del tutto particolare.
Marina di Carovigno è Torre Santa Sabina, sorvegliata dalla torre aragonese, il cui mare era anticamente lo sbocco a mare dell’antica città messapica. Il fondale, di questo tratto di costa conserva meraviglie archeologiche tuttora in fase di studio…
Erchie. Una delle perle del brindisino. Antichissimo centro legato forse al culto del semidio Ercole, il suo territorio è una vera manna per gli appassionati di storia e archeologia. Ma è anche legato alla secolare devozione per Santa Lucia. In suo onore si erge nel cuore del paese, su una precedente cripta medievale, il Santuario…
Ma qui ad Erchie si trova una grotta molto particolare. Nota precedentemente come Cripta del Padreterno, e ora come Grotta dell’Annunziata. Purtroppo, nei secoli devastata da vandali senza scrupoli, un tempo ospitava affreschi e tesori vari. L’ingresso è sormontato da grossi lastroni di pietra come in uso presso i Messapi. Forse è un tempio ancora più antico di ciò che si conosce? Solo studi appropriati potranno dirlo.
Per un reportage più completo di questa grotta vi rimandiamo a questa pagina.
Francavilla Fontana. Antico centro medievale dell’entroterra brindisino, noto come “città degli Imperiali”, che così tanto a lungo la governarono, è legato ad un sentimento religioso molto profondo, fin dai tempi del miracolo della Madonna raccontato da una pregevole tela all’interno della chiesa matrice. Ogni anno, a Pasqua, si svolge una toccante processione, dei cosiddetti Pappamusci, e dei Crociferi, in cui pellegrini senza volto, in un percorso di preghiera e penitenza, rivivono la passione di Gesù…
Per un viaggio completo in questa città e nei suoi Riti Sacri vi rimando a questo articolo.
Latiano. Anche questa città è legata alla famiglia degli Imperiali. Il palazzo conserva tracce di affreschi molto antichi. Nel centro storico si può visitare un bellissimo museo della civiltà contadina, la torre medievale e la casa del beato Bartolo Longo…
Mesagne. Siamo in piena Messapia. Ovunque, questa città ne conserva ancora la memoria. Ma siamo anche in pieno Medioevo, fra i vicoli del centro storico e gli antri del suo castello. E in epoca barocca. Un piccolo mondo da scoprire e riscoprire, autentico gioiello da copertina…
Il Castello esisteva probabilmente già in epoca bizantina (XI secolo), ma soltanto col passare dei secoli si è ampliato ed ha assunto la forma attuale.
Alcuni dettagli, dall’interno della chiesa matrice.
La chiesa di San Lorenzo fuori le mura risale addirittura al VI secolo. E’ una delle rare costruzioni che si presentano con una triplice abside.
La chiesa della Madonna del Carmine sorge nel 1305, costruita sopra un precedente ambiente ipogeo dedicato all’Arcangelo Michele…
L’architettura tardo romanica si nota ancora, purtroppo gli affreschi originari sono andati perduti o rovinati, perché nel corso del 1700 la chiesa ha subito profondi rinnovamenti.
Lo splendido Crocifisso ligneo seicentesco di Angelo da Pietrafitta.
Mesagne è un museo a cielo aperto, come dimostra un parco archeologico cittadino e il meraviglioso Museo Archeologico Granafei, situato all’interno del Castello.
Oria. Il cuore dell’entroterra brindisino. La città fascinosa per eccellenza. Posta su una collina abitata da tempo immemorabile, roccaforte messapica, poi normanna, si estende ancora oggi sotto il suo poderoso castello, che fu ampliato da Federico II…
Per chi voglia visitare Oria, consigliamo la visita ad agosto, in concomitanza col bellissimo Torneo dei Rioni!
San Michele Salentino. E’ il più giovane centro del brindisino. Di particolare interesse il borgo Ajeni, posto a poco più di un chilometro, antico abitato contadino, di cui conserva ancora l’impianto originario…
San Vito dei Normanni. Come altri centri di questa zona, anche San Vito ha avuto origine in epoca classica, e si è sviluppata poi in età medievale. Conserva vestigia di tutto il suo passato…
L’agro di San Vito custodisce la stupenda Chiesa rupestre di San Biagio, (situata all’interno di un suggestivo villaggio rupestre), una delle poche che conserva ancora la datazione, insieme ad un apparato iconografico di stupefacente vivacità…
In località Castello d’Alceste si trova uno dei più importanti archeodromi d’Italia. Un luogo che ha ospitato la civiltà, molto prima dell’avvento dei Messapi…
Villa Castelli. Situata sulle prime propaggini delle Murge, anticamente era il luogo di confine fra la civiltà messapica e i Greci di Taranto. La città, di origine relativamente moderna, custodisce un museo molto ricco, che racconta dettagliatamente la storia di questo territorio.
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