Le Murge cominciano dolcemente ad abbassarsi verso il Tavoliere, portando sotto di esse il grande carico di acqua, che formerà fra l’altro nel Mar Piccolo il fenomeno dei citri, bocche di acqua dolce. Lungo questo vasto tratto di territorio, che porta poi verso Lecce , si estendono i Comuni Tarantinidel Tavoliere, ognuno degno di visita e interesse.
CAROSINO. Centro messapico, poi entrato nell’orbita della Magna Grecia che faceva capo a Taranto. Decadde durante il periodo della guerra greco-gotica, per poi rinascere partire dal 1700, oggi è un importante centro agricolo.
FAGGIANO. Le fonti storiche fanno risalire la nascita di Faggiano al Medioevo. Qui trovò riparo il grande eroe albanese Giorgio Castriota Skanderbeg, che in Italia meridionale ebbe in concessione grandi estensioni di terre dopo l’aiuto che aveva fornito al re di Napoli. Questo favorì, a seguito dell’occupazione turca dell’Albania e della conseguente emigrazione di migliaia di profughi, lo sviluppo delle comunità arberesche in questo territorio.
FRAGAGNANO. Anche questo piccolo centro seguì lo sviluppo dei paesi limitrofi, coinvolto dapprima nelle contese fra greci e messapi, poi importante arteria viaria sotto i romani. Il suo territorio conserva cappelle votive, cripte e resti archeologici d’ogni epoca.
LEPORANO. Territorio ricchissimo di storia, abitato fin dall’antichità, qui hanno lasciato tracce di grande interesse la civiltà greca e poi anche romana. Il centro fu assai vitale anche durante il medioevo, da cui arriva il bellissimo castello.
LIZZANO. Anche il territorio di questo centro è stato popolato già dall’epoca neolitica. Tradizione vuole che il casale di Lizzano nacque dopo la distruzione di Rudiae da parte del normanno Guglielmo il Malo: gli esuli di questa antica città fondarono Lizzanello e poi questo fiorente borgo agricolo durante il medioevo.
MARUGGIO. Nato in un punto ben nascosto da un avvallamento del territorio, a poca distanza dal mare e dal tavoliere di Lecce, Maruggio godeva già nel medioevo di una posizione invidiabile, che la teneva al sicuro dalle frequentissime scorrerie dei predoni che arrivavano dal mare. Sede dei Cavalieri Templari, e poi dei Cavalieri di Malta, il paese custodisce tante tracce del suo passato, oltre che un territorio dalla stupefacente bellezza naturale.
MONTEIASI. Questo piccolo borgo agricolo nacque piuttosto tardi, durante il 1500, dopo la spinta propulsiva di alcune famiglie nobili che qui si insediarono per sfruttare le grandi possibilità di questa fertile terra.
MONTEPARANO. Sorge su una delle ultime colline delle Murge tarantine. E’ sovrastato dall’imponente castello D’Ayala Valva.
PULSANO. Fra preistoria, età classica e medioevo, la grande Storia è passata sempre da questo stupendo e pittoresco borgo a un tiro di schioppo da un mare cristallino. I Pulsanesi sono rimasti sui libri di storia, come altri centri della Terra d’Otranto, per il grande valore che dimostrarono durante la presa di Otranto da parte dei turchi, combattendo fino alla morte contro un nemico dalle forze soverchianti.
ROCCAFORZATA. Nota durante il medioevo come Rocca Vecchia, anche questa città fu popolata dagli albanesi di Skanderbeg. Sorge in cima ad una collina piuttosto alta, e l’antico centro storico fu costruito a strapiombo di essa.
SAVA. Siamo ormai nella piana del Tavoliere leccese. Territorio greco durante l’epoca classica, Sava segnò col suo territorio l’inizio del cosiddetto Limitone dei Greci durante il medioevo, delimitando l’area di confine fra i longobardi e i bizantini. Ma questi studi sono ancora in atto e tutti da dimostrare.
SAN GIORGIO JONICO. Antichissimo centro sorto in età classica, anche San Giorgio Jonico rientra nel gruppo di Comuni che un tempo parlavano lingua arberesche, prerogativa rimasta oggi soltanto a San Marzano di San Giuseppe.
TORRICELLA. Piccolo e grazioso borgo a ridosso della costa jonica. Conserva tutto il suo fascino agricolo, all’ombra di un piccolo castello.
(La zona comprende anche il grazioso centro di San Marzano di San Giuseppe, ma per consultare questo materiale cliccare sull’articolo dedicato a questa città).
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
I Comuni tarantini dalle Murge al Tavoliere
Leave a reply