Questo è un percorso veramente da urlo, stavolta: lungo, ideale, fantasioso, un gustoso viaggio fra i piatti tipici del Salento. Da nord a sud della penisola, dalle Murge al Tavoliere Salentino, lungo le coste come nell’entroterra. Un percorso da seguire anche senza essere cultori della materia, o soltanto golosi, semplicemente uno sguardo curioso sui colori che le meraviglie di questa terra sanno produrre sotto un sole generoso. Cominciamo dalle Murge tarantine, territorio famoso per i suoi allevamenti e per la produzione della carne. Di vari tipi di animali. Ma il capocollo di Martina Franca è una spanna sopra tutti, anche per via della sua particolare lavorazione, che i macellai della zona coltivano con cura, e anche riserbo.
I salumi che producono le Murge tarantine sono rinomati ovunque, e qui si possono trovare tante masserie e aziende agricole che possono soddisfare ogni ricerca…
Le dolci colline tra Fasano e Ostuni hanno visto germogliare di nuovo la pregiata varietà di grano Senatore Cappelli, che riesce a mettere a produzione un tipo di pasta di qualità superiore. Tuttavia, il grano è una componente importante di tutte queste campagne…
Dal grano si producono le classiche frise, che vengono essiccate, per ottenere una lunga conservazione, e che vengono poi consumate bagnandole nell’acqua, condite generalmente con olio extravergine di oliva (l’ingrediente principe della famosa dieta mediterranea, dichiarata nel 2010 Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco), pomodoro, o condimenti ricavati da esso e altri ortaggi.
Le orecchiette sono fra le piatti tipici per eccellenza di tutta la regione. I migliori piatti vengono preparati con le orecchiette fatte in casa, come si usava una volta…
La bontà delle orecchiette viene esaltata con qualsiasi condimento si possa usare, dalla classica salsa di pomodoro, alle cime di rape…
Insieme alle orecchiette fanno la parte da leone anche le irresistibili sagne ricce!
La dieta mediterranea viene esaltata dai legumi. Famosa è la pregiata varietà del pisello nano di Zollino, che ancora oggi si produce in quel paese. Tuttavia, tutti i legumi che si mettono in produzione sono ottimi, per diverse ricette. Come i tipici muersi con i piselli…
Anche i ceci sono molto apprezzati da chi ama la cucina povera…
Anche le Terre d’Arneo sono rinomate per i loro piatti tipici, e la produzione dei formaggi, complice una lunga serie di masserie storiche e moderni agriturismi che ospitano gli animali da latte…
Fra i tantissimi tipi di formaggi prodotti spicca la giuncata, preparata ancora all’interno di un contenitore di canne, proprio come era una volta…
Fra legumi e verdure, le massaie si sbizzarriscono a tirare fuori ricette antiche, di un gusto prelibato… Fave e cicorie…
…le cosiddette foje mbische, vero miscuglio di erbe spontanee…
La scurdijata, forse la ricetta povera per antonomasia fra tutti i piatti tipici del Salento, preparato con legumi cotti alla pignata, pane, cicureddre di campagna, peperoncino, sale e l’immancabile olio d’oliva…
Da costa a costa, si susseguono i piatti a base di frutti di mare, un vero trionfo di gusto!
E dopo i cavatelli ai frutti di mare, ecco le famosissime cozze nostrane…
Per non parlare della zuppa di polpo!
Tipico specialmente verso il Capo di Leuca è il piatto della Cicerchia, a base di legumi e pane…
Tornando ai formaggi non possiamo trascurare la mozzarella. Alcune aziende la producono giornalmente, utilizzando anche la bufala cresciuta in Salento, come accade a Masseria San Biagio, presso Calimera…
Non ci si può far mancare un buon assaggio di ricotta fresca…
Piselli e cecamariti, antica ricetta contadina…
…e per i palati più esigenti, una buona dose di polpette, di quelle che… una tira l’altra! A base di carne di cavallo…
…o cotte al forno, coperte da un gustoso strato di sugo…
Per chi non si fa problemi di diete di nessun tipo, beh, anche le pittule… una tira l’altra!
Tornando a Zollino non si può non assaggiare le tipiche sceblasti, impastate ancora oggi dalle signore di quel grazioso paesino (che preparano anche la loro famosa sagra di inizio agosto) con zucchine, olive, cipolla, zucca, peperoncino, sale e capperi. Il tutto cotto in un grande forno a legna, generalmente di primo mattino…
Gli ortaggi non mancano mai in nessuna ricetta salentina…
La zuppa di grano (o di farro) è molto richiesta…
Le zavirne fritte sono uno dei piatti tipici più rari, perchè la pianta sta diventando rara…
Siamo alla frutta, e qui ci si sbizzarrisce a seconda della stagione…
Ed infine il dolce, nelle cui ricette si associa facilmente anche la frutta…
In periodo carnevalesco vanno di moda le chiacchiere…
…a Natale invece le carteddrate…
…in prossimità della festa di San Giuseppe vanno invece le zeppole…
…le torte sono una fantasia quotidiana di questa terra… la seguente è fatta a base di mandorle…
Ma il dolce principe è anche quello più semplice (oltre che buono) e si chiama pasticciotto, o meglio, con le parole di Andrea Ascalone, discendente di colui che intorno al 1750 lo inventò a Galatina, bocconotto: una piccola grande bontà, che, sempre con le parole di Andrea, va assolutamente mangiata calda, appena sfornata… senza mai farla raffreddare!
(che ringrazia per la foto di copertina Dajana Carrozzi, e la sua silhouette indistruttibile, nonostante tutti i piatti tipici assaggiati per questa terra straordinaria!)
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply