La straordinaria opera fotografica di Giuseppe Palumbo rivive in una mostra a Otranto, presso la Torre Matta, per un tuffo nel passato dritto al cuore che non mancherà di lasciare incantato qualsiasi visitatore. Fotografo e scrittore, Giuseppe è stato un personaggio unico nel panorama culturale salentino. In sella a una bicicletta, in treno o su un piccolo calesse, ha esplorato per cinquant’anni la Terra d’Otranto,
fotografando e documentando il paesaggio naturale e umano. E in queste immagini, si ripercorre quel periodo 1907-1959 per dare occhi a chi quel tempo e quei luoghi non ha vissuto.
“Fissare nell’immagine il ricordo di cose, che si andavano già avviando a definitiva scomparsa”, era il compito che si diede…
E così, riappaiono ai nostri occhi di uomini del terzo millennio, i momenti di riposo dei contadini, al riparo sotto un albero circondati dalla calura opprimente…
…il duro lavoro dei campi…
…che coinvolgeva famiglie intere, uomini e donne…
…un’intera comunità che dalla terra traeva sostentamento…
Anche scorci di città, fra i suoi viaggi: qui sopra Lecce…
…e il suo mercato…
Una specchia, quei colossali cumuli di pietra che pare risalgano a migliaia di anni fa…
La porta di ingresso ad Acaya…
Il “Dolmen Stabile”, in territorio di Giuggianello…
Il Porto Adriano, a San Cataldo: il molo della Lupiae (Lecce) romana…
Menhir non più esistenti…
Il carico di acqua quotidiana…
Alcune contadinelle sopra una grande cisterna per le acque, di uso pubblico…
La lavorazione del tabacco…
Contadini in marcia per andare ai campi di lavoro…
La porta di Corigliano d’Otranto, negli anni Venti.
Che bellezza, i ritratti della gente!
Visione di Ostuni…
La Torre di Santa Maria al Bagno (Nardò)…
Lecce, piazza Duomo, quando c’era ancora la fontana…
La porta di Soleto…
…ed un altro menhir non più esistente.
Che spettacolo le grandi fiere degli animali, ed il mercato!
Pescatori!
Il cumulo di terra che permetteva la fabbricazione del carbone…
…e i pomodori essiccati sui terrazzi!
Pescatori al lavoro sui loro attrezzi…
…e poi in mare!
Gallipoli, Torre San Giovanni la Pedata, in uno scenario diverso da quello attuale, anche della stessa costruzione superiore della torre.
Otranto!
“Ora penso di chiudere la mia carriera di errabondo fotografo di vecchie pietre, di bianche cittadine silenziose e di scene agresti. Qualcuno che voglia potrà fare dopo di me molto di più e molto meglio”. Ti rispondo, caro Giuseppe, che ci sarà impossibile, a ognuno di noi, catturare quello che hai visto tu! Questo è il mio piccolo ma sincero ringraziamento.
Questo è solo un assaggio! La mostra è aperta fino al 1 novembre 2017. Prezzo INTERO: 5€. RIDOTTO: 3€ per gruppi di 10 persone, per bambini e ragazzi da 6 a 14 anni, scolaresche, possessori Otranto Card. GRATUITO: minori di 18 anni in visita con i genitori, 0-6 anni, disabili con un accompagnatore, guida turistica con patentino (con gruppo), giornalisti accreditati. Da non perdere.
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply