Lecce dei tesori nascosti ha molto da far vedere. Proprio entro le sue mura, oltre Porta Rudiae, accanto alla Basilica di San Giovanni Battista al Rosario, c’è lo storico convento domenicano di San Giovanni D’Aymo, costruito a metà del 1300. Oggi sede della preziosa Accademia di Belle Arti, conserva ancora diversi aspetti rimasti integri nei secoli.
Si sono salvati, per esempio, una serie di affreschi del primitivo apparato iconografico, che restituiscono un’importante testimonianza dell’arte di quel periodo. Si trovano lungo una scala che dal chiostro porta al piano superiore, quasi tutti all’interno di una parete nascosta, che era stata successivamente coperta.
Il più imponente è una rara rappresentazione del momento in cui Santa Caterina da Siena riceve le stimmate dal Crocifisso. La Santa, vissuta nel XIV secolo, ebbe questo miracolo nel 1375. Faceva parte delle Mantellate, le “sorelle della penitenza di San Domenico”, quindi la sua presenza in questo convento è più che giustificata.
Sulla destra si vedono altre figure, realizzate prospetticamente più piccole, che ricordano molto un altro affresco presente nella chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, sempre a Lecce…
In basso all’affresco, purtroppo, non è più leggibile l’iscrizione che lo completava.
Sulla destra, una Madonna con Bambino, ripresa in atteggiamento molto pensoso…
Sempre lungo questa scala, sulla parete destra, c’è la rappresentazione forse di un Papa, di cui si indovina il nome.
E in ultimo, posto in cima al primo piano, in un’altra lunetta, individuato dall’archeologo Stefano Cortese, San Girolamo.
Un luogo già studiato approfonditamente dagli addetti ai lavori, non accessibile certamente a tutti, ma che merita di esser condiviso sulla rete per la gioia di tutti gli appassionati!
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