Il territorio fra Ortelle e Nociglia è uno dei paesaggi campestri più affascinanti del Salento. Dolci avvallamenti, estesi oliveti, i paduli di San Cassiano. E poi cappelle rurali, cripte, pagghiare dappertutto. E questi due caratteristici borghi, piccoli, e ricchi di storia e umanità: Nociglia e Ortelle.
Nociglia è sovrastata dal suo palazzo baronale, costruito sul finire del 1600, intorno ai resti del precedente castello cinquecentesco, di cui è rimasta la grande torre quadrata, simile ai forti normanni, che presenta ancora piombatoi e feritoie. E’ stato restaurato recentemente, ed il giardino annesso è destinato a tutti i momenti ricreativi, del paese che ha preso il nome dalla grande tradizione degli alberi di noce, che qui fiorenti prosperavano.
La chiesa matrice è dedicata a San Nicola Vescovo. Era il punto di riferimento di una pia donna in odore di santità, Antonietta de Vitis, morta nel 2004: una figura sulla quale presto aumenteranno gli studi, per via della eccezionale portata della storia della sua vita…
La cappella della Madonna dell’Idri è stata eretta ai primi anni del 1900, inglobando la precedente chiesa bizantina di San Nicola, che risale al 1100…
L’interno è un vero tripudio di colori, di affreschi eseguiti a partire dal 1200, fino al 1400…
Durante i lavori di restauro venne nuovamente alla luce la cripta sottostante, che cela ancora oggi i resti di sepolture difficilmente inquadrabili come epoca…
Le pareti della chiesetta, oltre che gli affreschi, mostrano anche una serie di graffiti, che andrebbero studiati con attenzione…
La cappella custodisce anche pregevoli statue di ottima fattura, a testimonianza del grande valore custodito in questo piccolo angolo di Storia.
Lasciata Nociglia, sulla strada verso sud, si incontra subito la Chiesa della Madonna di Leuca, che senz’altro doveva far parte della lunga sequenza di chiese e luoghi di culto che i pellegrini che in passato procedevano verso il Santuario Finibus Terrae di Leuca incontravano lungo il cammino.
Accanto alla cappella si trova in stato di abbandono un antico cimitero, ora non più in uso…
A pochissimi chilometri, ecco Ortelle. Territorio popolato già in epoca classica, si sviluppò a partire dal medioevo, intorno alle comunità di monaci greci.
Entriamo nella cripta della Madonna della grotta. Risale al 1200. I suoi affreschi sono stati continuamente ripresi e restaurati, fino al 1800. Alcuni sono veramente interessanti, per via delle peculiarità dei soggetti utilizzati.
Frazione di Ortelle è Vignacastrisi, piccolo e caratteristico borgo nato in epoche remote ma cresciuto durante il 1500. Anch’esso merita senz’altro una visita.
Tornando a Ortelle è molto importante anche la chiesa dei Santi Vito e Marina, costruita durante il 1700, sopra i pilastri di un altro edificio rupestre, a testimonianza della forte presenza delle comunità monastiche in questo borgo.
Oggi questo contesto è utilizzato dalla annuale fiera di San Vito, che si tiene la quarta domenica di ottobre e richiama visitatori dalla frazione di Vignacastrisi, e in genere da tutto il Salento. Anche per il famoso maiale di Ortelle!
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Fra gli splendidi affreschi di Ortelle e Nociglia
Leave a reply