Quando Miguel de Cervantes creò il personaggio del suo Don Chisciotte, lavorò solo con la fantasia o si ispirò a qualcuno che lui incontrò realmente, nel corso della sua vita avventurosa? HIPPIKON è il romanzo in risposta a questa domanda.
Europa, Italia. XVI secolo. Tempo di grandi cambiamenti per la storia dell’umanità. Nuove scoperte ampliano gli orizzonti, l’arte tocca livelli sublimi, la rivoluzione agricola rende fecondi i campi. Ma la modernità è monca perché la donna non riesce a emergere con tutto il suo valore, e le battaglie restano incessanti sugli innumerevoli campi di guerra. La Cavalleria è solo un sogno del passato, l’uomo di un tempo è diventato mercenario, soldato di ventura. La pietà è morta e con essa la fratellanza trasmessa dall’insegnamento cristiano. Fra uno sfavillante sfilare di personaggi realmente esistiti, artisti e filosofi, da Leonardo a Shakespeare, e potentissimi signori della guerra, un secolo intero viene ricostruito in tutti i suoi grandi slanci, le conquiste, l’arte, le vette del pensiero, ma anche con tutte le sue guerre e le mille sfaccettature di una società profondamente maschilista, che non riconosce il genio e la libertà femminile. Mavros Karydis attraversa uno dei periodi di massimo splendore dell’uomo, riportato alle sue nobili origini dall’Umanesimo, incontrando donne incantevoli, prigioniere di un tempo ancora arcaico, che assieme a molti altri prendono voce e parlano in prima persona, sullo sfondo del grande scontro epocale fra Europei e Turchi. In lui c’è il tentativo di costruire fisicamente il concetto stesso di giustizia, e l’Utopia vagheggiata da Thomas More, soprattutto di raggiungere la donna amata, che pare sempre sfuggirgli come una maledizione, mentre lei stessa combatte per la sua rivincita contro quel mondo che la vuole reclusa. Accompagnandosi a valorosi amici coi quali riecheggiano gli slanci dei miti greci, irraggiungibile ideale di un mondo che non vuole redimersi, fino alla fine.
Dedicato ad uno dei geni dell’umanità, Miguel de Cervantes, alla penna e alla spada che lo ha animato, “HIPPIKON” è un romanzo storico e assieme animato dalla fantasia, che al galoppo ed a fil di spada, rielabora la vita e la lotta più intima che ci ha animato sin dagli albori della civiltà, con l’intento di omaggiare l’arte stessa della scrittura. Il romanzo corre su due livelli di racconto, narrato da Pericle Karydis, archeologo del XXI secolo sulle tracce del suo antenato cavaliere, di cui lentamente ricostruisce tutta la vita, dalle origini della sua anima nera, ossia sua padre Gordias Karydis, fino alla catarsi finale, di Mavros e dello stesso Pericle. Nel titanico tentativo che anima l’Uomo sin dalle sue origini: cercare di dare un senso alla propria esistenza.
Il romanzo ha vinto il VI Premio Internazionale Castrovillari Città Cultura, secondo posto al XIV Concorso Letterario “Città di Cologna Spiaggia”, segnalazione speciale al 13° PREMIO LETTERARIO “CITTÀ DI GROTTAMMARE”, con Presidente DACIA MARAINI, nella sezione Romanzo Storico, Encomio Speciale al Premio di Eccellenza Città del Galateo, a Roma. Finalista al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como e al Premio Tre Colori. (Qui una presentazione assieme ad altri scrittori, mentre qui la presentazione a Brindisi. Qui una recensione della Rivista salgariana di letteratura popolare “Il Corsaro Nero”, di Verona).
HIPPIKON, di Alessandro Romano, è disponibile presso la libreria “Palmieri”, a Lecce, nel book-shop del castello di Malpaga (Cavernago, Bergamo), oppure su AMAZON a questo link. E’ consultabile presso la Biblioteca Civica di Verona e la Biblioteca Ventiquattro Maggio a Messina. Di seguito, il book-trailer del romanzo e alcune premiazioni e presentazioni.
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