I Comuni della costa Jonica a sud di Gallipoli e a nord di Ugento rappresentano una interessante realtà, ricca di alternative per il visitatore che giunga in questa regione del Salento. Borghi storici, colmi di vita e di attrattive gastronomiche, ricettive, naturalistiche. Facciamo un breve percorso lungo questo territorio. Cominciamo da nord, da TAVIANO. Città prevalentemente a vocazione agricola, circondata da secolari coltivazioni di oliveti e vigneti. A questa attività si è aggiunta nel tempo quella florovivaistica, che è cresciuta così tanto da dare a Taviano il nome di Città dei fiori.
Risale al 1600 il Palazzo Marchesale De Franchis, enorme costruzione sulla cui facciata campeggia proprio lo stemma della famiglia che dominò sul feudo.
La chiesa di Santa Marina, o Santa Maria di Costantinopoli, sorse nel 1704, per opera di Girolamo Moschettini. E’ uno dei pochi edifici di culto dedicati a questa santa.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie, legata ad un’antica tradizione.
La chiesa della Madonna Addolorata è invece legata ai prodigiosi eventi legati alla statua della Vergine in essa custodita, i cui abitanti in due occasioni prelevarono con la forza per poterla portare in processione per le vie del paese, salvando Taviano da ogni calamità.
Stupendi gli altari custoditi nella chiesa, con meravigliosi intarsi in legno.
Siamo ad ALLISTE, adagiata anch’essa sulla serra, occupa un territorio come quello di Racale abitato fin dalla preistoria, come dimostra il Menhir Terenzano, posto fuori l’abitato, in direzione del mare.
Stupenda frazione di Alliste è il borgo medievale di FELLINE, incantevole località oggi rinomata per le sue fiorenti attività gastronomiche. Nonostante la ridotta estensione del suo territorio, questo borgo custodisce tantissime sorprese per il turista. Qui siamo nella chiesa matrice, dedicata a San Leucio, piccolo gioiello cinquecentesco.
Qui siamo nel punto più panoramico della serra, dove sorge la chiesa abbaziale della Madonna dell’Alto, sorta prima dell’anno 1000, di cui si conservano ottimamente gli affreschi cinquecenteschi.
Nei campi circostanti si può scoprire la piccola chiesetta di Santa Maria Potenza, costruzione del 1400, di cui restano pochi ruderi, che custodiscono però ancora notevoli sorprese.
In questi preziosi scatti dell’archeologo Stefano Cortese possiamo ammirare l’affresco nascosto all’interno.
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