Il Salento non cessa mai di riservare sorprese, tesori nascosti, meraviglie, di tirarle fuori dagli angoli più inaspettati, quasi inverosimili. E’ quanto verrebbe di pensare entrando nella piccola e suggestiva Cantina Moros, a Guagnano, dove, fra il profumo ineguagliabile di Negroamaro e Salice Salentino si cela un museo inaspettato.
Qui il proprietario, un uomo illuminato e di cultura, Claudio Quarta, ha allestito la sua collezione privata di meravigliosi pezzi archeologici che provengono quasi tutti dall’area tarantina della Magna Grecia. Un museo del tutto particolare, istallato in un’antica e caratteristica bottaia.
Certo, a pensarci bene, non è mal pensata visto l’utilizzo che doveva avere la maggior parte di questi oggetti ai loro tempi!
Vi sono reperti di tutti i tipi…
Anche qualche pezzo pregiato, come vediamo sotto. Si tratta di una statuetta cicladica, proveniente dalla Grecia insulare, databile 2600 a.C.
Meravigliosi i vasi e le scene dipinte…
Anche utensili di uso quotidiano.
Non manca un bel repertorio di punte di freccia, di diverse dimensioni.
E poi anche amuleti, e tutti in ottimo stato di conservazione.
Le scene dipinte sui vasi richiamano ovviamente i miti greci e i personaggi dell’Olimpo.
Ci ha accolto Alessandra, una gentile ragazza che non mancherà di trasmettere a tutti voi la sapienza dei suoi vini e i tesori nascosti della sua cantina.
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