I tesori di arte e storia d’Italia sono una riserva inesauribile, per cui i nostri viaggi rischiano di non avere mai fine! Oggi, grazie alle fotografie di Paola Di Silvio (archeologa e guida turistica) siamo in provincia di Savona, ad Albenga, di fronte ad uno dei più straordinari esempi di arte paleocristiana: il suo Battistero. Risale ad un periodo compreso tra età tardo romana ed alto medievale, e custodisce un mosaico che insieme a quello di Ravenna è da considerare fra i capolavori assoluti di epoca bizantina.
Nei secoli successivi il monumento si è arricchito dell’influenza longobarda, ed oggi rimane un fulgido esempio di bene architettonico da proteggere e conservare per le successive generazioni.
L’attuale copertura lignea della cupola è frutto di un errore di valutazione novecentesco con cui si credette di eliminare una cupola in pietra ritenuta rinascimentale, e quindi non consona ad un’opera medievale, per far posto alla struttura in legno. In realtà gli studi successivi hanno dimostrato che si trattava della cupola originaria del V secolo, dove si utilizzò per la costruzione la tecnica della sistemazione delle anfore conglobate alla volta.
L’interno dell’edificio custodisce preziosi elementi architettonici, tra cui due tombe ad arcosolio, poste all’ingresso, con decori di arte tipicamente longobarda.
Entrare qui dentro è veramente suggestivo, non si può che rimanere soggiogati dalle suggestioni di cosi tanti secoli… al centro di questa sala, i resti della vasca battesimale ad immersione…
Lo stupendo mosaico bizantino pone al centro il monogramma di Gesù, racchiuso dai cerchi concentrici che rappresentano la Trinità, che riportano le lettere greche dell’alfa e dell’omega, che rappresentano l’Inizio e la Fine di tutto. Una concezione che riporta a Cristo tutto il senso della vita e della Creazione. Non sono molti i mosaici di questa perfezione e perciò costituiscono un vero tesoro. Nel Salento si conta quello di Casaranello. Capolavori da proteggere!
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