Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Il Monumento al Marinaio a Brindisi

Il Monumento al Marinaio a Brindisi

(english text at the end of the page)

Nel cuore del millenario porto di Brindisi si erge svettante il Monumento al Marinaio d’Italia, sorto per commemorare i 6.000 marinai caduti durante la Prima Guerra Mondiale.

I lavori per la sua costruzione cominciarono nel 1932 e durarono un anno. Fu scelta Brindisi per ospitarlo per via del ruolo cruciale che ebbe la città salentina durante il conflitto.

L’architettura ha una forma a timone ed è alta 53 metri: svetta sul livello del mare ad un’altezza di 68 metri.

Il Monumento al Marinaio a Brindisi

E’ aperta alle visite, così ho colto l’occasione per visitarla ed arrampicarmi fino alla sua vetta!

C’è un ascensore, all’interno, che ti accompagna fino ad una certa altezza. Poi, bisogna proseguire a piedi lungo le scale, e sulle pareti c’è una piccola mostra fotografica e diversi pannelli informativi che accolgono il visitatore.

Uscendo fuori, sul tetto, lo spettacolo è davvero straordinario!

La veduta del porto, dalla forma a testa di cervo (da cui Brindisi prende il nome, in messapico), è magnifica! Qui i Romani ebbero il porto del loro Impero, e la città prosperò, grazie ai traffici con l’Oriente.

Qui sopra, in primo piano, si nota il celebre Hotel Internazionale (nell’Ottocento “Brindisi Hotel”), costruito per ospitare i viaggiatori della Valigia delle Indie, che dal nord Europa giungevano qui, per imbarcarsi e partire verso l’India attraversando il neonato Canale di Suez. Una storia che, non vi nascondo, sta alimentando un romanzo a cui sto lavorando ora!

Da qui sopra si nota anche la scalinata delle Colonne Romane

…ma anche i due castelli di Brindisi! Quello di terra, ora sede militare…

…e quello di mare, che abbiamo già visto in un’altra visita.

Questo è veramente il balcone sulla Storia di questa straordinaria città.

(informazioni, testi, anche quelli che seguono in inglese, tratti dai pannelli informativi del Monumento)

© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it

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