Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Il ponte romano di Apani

Il ponte romano di Apani

Una valida alternativa alla storica via Appia, per gli antichi Romani, fu la via Traiana, che collegava Benevento a Brindisi.

Costruita tra il 108 e il 110 d. C. per volontà dell’imperatore Traiano, la strada restò in uso anche durante il medioevo e, limitatamente al tratto appenninico, anche in epoca moderna. A causa di un tremendo terremoto verificatosi nel 1456, crollarono quasi tutti i ponti costruiti lungo il suo percorso. Tuttavia, i resti di uno di questi ponti si possono ammirare ancora oggi, in provincia di Brindisi, in località Apani. Il sito oggi è frequentato solo dai contadini che coltivano queste campagne, e il modesto rigagnolo d’acqua che le attraversa un tempo era un fiume rispettabile, che richiese la costruzione di un ponte. L’opera era realizzata in opus reticulatum, una tecnica edilizia tipica delle costruzioni romane, tramite cui si realizza il paramento di un muro in opera cementizia. A Roma e nei dintorni fu utilizzata soprattutto a partire dalla prima metà del I secolo a.C. e in epoca augustea. Ma se ne fece largo uso anche dopo. Sono passati duemila anni, eppure continuiamo a trovare tracce di queste poderose autostrade dell’antichità. Più che mai qui, vicino Brindisi, dove la grande Roma aveva il porto dell’Impero, slanciato verso oriente a unire il mondo da oriente a occidente.

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Il ponte romano di Apani

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