Il sito neolitico di Santa Barbera a Polignano a mare con gli ipogei La trappola e Manfredi, lo strano discontinuo fossato e i buchi dei pali a sostegno delle capanne.
Durante il neolitico i villaggi trincerati con fossato presenti normalmente nel foggiano e nel materano risultano assenti nel Salento e nella Puglia centrale, con l’unica eccezione del villaggio di Santa Barbara a Polignano a Mare. Nella foto vediamo parte del fossato e l’ipogeo conosciuto come La Trappola.
Quello nella foto è conosciuto come Ipogeo Manfredi ed è composto da due ambienti comunicanti con apertura sul fossato. La volta del secondo ambiente, ove mi trovo, è crollata.
Evidenti divergenze tra ulivo e fico.
Nelle vicinanze dell’Ipogeo Manfredi si erge questo ulivo secolare.
L’insediamento di Santa Barbara è posto in collina con vista mare.
L’ipogeo La Trappola allagato.
La volta crollata del secondo ambiente dell’ipogeo Manfredi.
L’ingresso dell’ipogeo Manfredi posto sul fossato.
Lo stesso visto da una diversa angolazione.
Da considerare che tanto il fossato quanto gli ipogei sono stati scavati con strumenti in pietra.
Ancora una foto dal secondo ambiente dell’ipogeo Manfredi.
Il passaggio al primo ambente e visione parziale dello stesso.
Ulivo con relativo termine di paragone.
Una cavità riutilizzata come frantoio in tempi relativamente recenti.
Altra cavità presente in zona a planimetria stranamente triangolare.
Altro ipogeo scavato di recente.
Il fossato riempito con pietrame informe.
Un frantoio recente il cui ingresso è posto a margine del fossato.
Buchi per l’inserimento di pali a sostegno di capanne.
Tutto il pianoro ne è costellato.
Raffaele Santo
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