Dimenticato per secoli nel sottosuolo dell’antica Lupiae, il Teatro Romano di Lecce riemerse dal passato dopo secoli di dimenticanza, nel 1929, a seguito della ristrutturazione dei giardini di due palazzi nobiliari posti nel centro storico. Subito gli scavi archeologici riportarono in superficie la cavea del monumento, larga esternamente 40 metri, ed all’interno circa 19, ricavata direttamente dal banco di roccia affiorante.
Il restauro ripristinò in molti punti l’antico rivestimento. Dodici gradoni si alternano alle scalette d’accesso per gli spettatori, che gli studiosi stimano all’epoca fossero oltre 5000.
Oggi la sua quinta scenografica si fregia dello sfondo del poderoso campanile del Duomo, fra i primi 20 più alti d’Europa.
Molte delle sue parti sono rimaste invisibili, ma si può osservare altre particolarità, come la zona dell’orchestra, pavimentata con grandi lastre rettangolari, e poi i gradini che girano a semicerchio sui quali si immagina fossero collocati sedili mobili riservati ai notabili.
Dietro i gradini è presente un muretto e poi l’orchestra, oltre al canale destinato a raccogliere il sipario. La scena aveva una larghezza di 30 metri ed una profondità di quasi 8. Si ritiene che il teatro risalga al periodo augusteo, ma l’architettura è stata utilizzata per un lungo tempo, rappresentando sia tragedie che commedie.
L’adiacente Museo è un affascinante viaggio nel tempo! E’ stato allestito dalla Fondazione Memmo all’interno di uno storico palazzo seicentesco. Oltre a contenere alcuni reperti provenienti dallo scavo, conserva riproduzioni dei monumenti che adornarono Lupiae, che costituiscono un importante percorso didattico alla scoperta del mondo romano.
Sopra vediamo la ricostruzione del Teatro originario.
Particolarmente affascinanti le maschere conservate nel museo…
…che ben ci fanno immaginare gli attori nelle loro performance!
Tutti gli amanti di storia Romana, e di Lecce, devono fare una visita qui, per un piccolo grande viaggio indietro nel tempo!
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