L’estremo sud-est salentino è disseminato di borghi incantevoli, di lunga storia, che custodiscono tesori di storia ed arte ai più sconosciuti: è il caso della piccola chiesa di Sant’Anna, posta sul limitare di Specchia Gallone, graziosa frazione di Minervino. Fu costruita durante il 1200, dai primi frati francescani che giungevano in questa remota parte della penisola italiana.
In essa si conserva uno splendido ciclo pittorico che ricopre 90 metri quadrati di superficie. Le prime fonti documentate che citano questa chiesa risalgono alla visita vescovile del 1522.
Rispetto all’impianto originario, è stata aggiunta un’aula davanti a quello che era l’ingresso frontale, cosicché oggi vi si accede lateralmente.
Sul retro spicca la piccola abside che fuoriesce dal perimetro dell’edificio.
All’interno della chiesa si dispiega un interessante ciclo pittorico del 1300, che riportano storie dell’Antico e del Nuovo Testamento…
…in controfacciata c’è il monumentale Giudizio Universale, di cui il parroco mi ha raccontato un aneddoto: alcuni studiosi hanno ritrovato alcune somiglianze nell’impianto di questa “scenografia” con quella del più famoso Giudizio della Cappella Sistina, a Roma (con le dovute proporzioni). Il periodo di realizzazione combacia: chissà se non ci furono dei punti di contatto fra gli autori e le scuole che rispettivamente vi si dedicarono. Ma questa è ovviamente solo un’ipotesi!
Forse non completamente campata per aria, se si pensa ad un altro confronto fatto da altri studiosi nel 2010, quando una delegazione bassanese in una visita alla chiesa, avrebbe notato una grossa somiglianza fra uno degli affreschi con un’opera di Jacopo Bassano: la fuga in Egitto. Il Monte Grappa immortalato dall’artista bassanese avrebbe lo stesso identico profilo di quello eseguito, da mani anonime, in un riquadro della chiesetta salentina, che rappresenta anch’esso la fuga in Egitto. Chissà. Uno scambio culturale che non sarebbe la prima volta che si verifica in Salento, con altri luoghi d’Italia. Intanto, sorprende la potenza di questo Giudizio Universale: sopra, la bocca dell’Inferno si spalanca sui dannati…
L’immagine di Dio è purtroppo incompleta, nemmeno i restauri l’hanno potuta restituire… si intuisce però il suo severo gesto di condanna…
Lo schema del Giudizio ricalca quello che abbiamo visto a Santo Stefano (Soleto) e l’opera del Casale a Brindisi: Sulla destra viene raffigurato l’Inferno, al centro Dio, sulla sinistra il Paradiso.
Sul lato destro della chiesa, la parete presenta tutta una serie di finestrelle all’interno delle quali sono raffigurate scene di Vecchio e Nuovo Testamento, dal Diluvio Universale, l’Arca di Noè, la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso…
…i riquadri si susseguono ricchissimi di immagini…
…molte delle quali avevano all’epoca una funzione “istruttiva” per i fedeli che vi entravano, essi imparavano dalle scene in basso quale doveva essere il comportamento cristiano, messo a confronto con quello del peccatore. Una vera guida della vita!
Qui sopra, scene della vita della Sacra Famiglia, e poi quella particolarmente cruenta della “Strage degli Innocenti” raccontata dai Vangeli…
…la statua di Sant’Anna, e la sua piccola Maria, si trova presso la zona absidale…
…situata sulla parete destra della chiesa: alle sue spalle, si intravede un piccolo scorcio di intonaco del precedente ciclo pittorico bizantino (quello dunque più antico, poi interamente coperto dal nuovo), nel quale fuoriesce uno sguardo tipicamente “orientale”, che ne tradisce appunto l’origine (foto sopra).
Qui siamo nella zona absidale, con altre scene della vita di Gesù, e della sua Passione…
Sempre nella zona absidale si vedono alcune delle tombe (solo la copertura) dell’antico cimitero, che, come era uso già nell’alto medioevo, si trovava anche nella chiesa.
Qui sopra, un raro San Leonardo, riconoscibile dalle catene: lui era il protettore dei carcerati…
Altre scene della vita di Gesù e, sotto, la Dormitio Virginis, la morte della Madonna, prima della sua Assunzione in cielo.
Qui sopra un classico San Giorgio che abbatte il drago, e sotto altre scene di quel ciclo dedicato agli insegnamenti ai fedeli…
Bella questa scena della Fuga in Egitto, raccontata dai Vangeli…
…la Natività…
Qui sopra siamo nella stanza costruita posteriormente davanti all’ingresso originario della chiesa: era il ricovero dei frati…
…che qui hanno vissuto, pregato ed insegnato per secoli la Buona Novella, in uno scrigno rimasto quasi intatto di storia di un piccolo borgo del Salento.
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