Il panorama rupestre di Terra d’Otranto è arricchito dalla cripta di Sant’Anna, situata nelle campagne di Galatina, nel cuore del Salento, in un’area che sin dall’antichità doveva essere crocevia di strade e di genti.
Un luogo fascinoso, che è giunto quasi intatto miracolosamente sino ai nostri giorni.
Il luogo di culto è scavato nella roccia, ma il suo accesso è stato voltato, e sopra esso è costruita una struttura che la protegge e accoglie il piccolo campanile.
Oggi la campana che era alloggiata al suo interno è custodita dai proprietari, che nel giorno della festa di Sant’Anna, il 26 luglio, la riportano al suo posto per la celebrazione liturgica.
Una discesa nel ventre di questo luogo sacro porta sempre un fremito nel cuore del visitatore.
L’odore umido della roccia ci accoglie nel cuore del tempio, un piccolo ambiente intorno al quale corre un sedile di pietra.
L’altare accoglie un bellissimo affresco, dove campeggia una grande immagine di Sant’Anna, la madre della Vergine, la stessa Maria, col piccolo Gesù.
L’ambiente è quasi tutto imbiancato a calce, restano visibili pochi affreschi: un altro è quello della Madonna Addolorata…
…poi c’è la Crocifissione, con la Maddalena ai piedi del Cristo…
…in quest’altra immagine vediamo invece la Madonna e il Bambino che porgono il Rosario a San Domenico. Si nota sull’altare centrale la presenza di affreschi più antichi che si trovano sotto quelli che si vedono oggi: questi ultimi dovrebbero risalire ai secoli XVI-XVII.
Sul lato destro della chiesa si apre una piccola apertura, che introduce ad altri ambienti sotterranei, una serie di corridoi e vani sul cui utilizzo è difficile fare congetture: forse erano luoghi per il ricovero dei custodi o dei viandanti, oppure per le sepolture.
Alle spalle della chiesa c’è l’antica masseria Sant’Anna, a testimonianza dell’intensa frequentazione umana di queste contrade.
Accanto alla chiesetta c’è una piccola abitazione rurale…
…certamente connessa ai custodi di questo luogo, o ai numerosi pellegrini che qui sostavano, come dimostra anche questa croce patente graffita sul muro esterno.
L’interno custodisce anche un focolare, che chissà quanta gente avrà aiutato nei secoli!
Allontanandosi dalla chiesetta, lungo un viale alberato che conduce verso la strada moderna, si arriva presso un’edicola…
…che accoglie il viandante, ieri come oggi, sul luogo dedicato alla Madre della Vergine Santa. La chiesetta rientra nella proprietà della famiglia Stefàno, di cui il bravo Michele cura l’apertura al culto e ai fedeli del luogo sacro, ogni 26 luglio. La carità cristiana in questo caso rivolta anche ai semplici luoghi, non solo alle persone, che tanto hanno animato le comunità nei secoli passati ma che poi corrono il rischio di essere dimenticati.
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e il dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli e le info a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, sopratutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene far cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply