E’ pena nel cuore, quella che sostituisce l’entusiasmo, quando si accede ad una chiesa rupestre che rimane l’ombra di ciò che doveva essere stata in passato. E’ il caso di questa piccola Chiesa rupestre intitolata a San Giovanni, scavata nel tufo di una lama di roccia che affiora nella piana di Latiano (provincia di Brindisi). Purtroppo degli affreschi originali sono rimaste labili tracce.
Un tempo tra i dipinti era probabilmente presente la figura di S.Giovanni da cui presumo prese nome la chiesetta.
L’interno è a navata unica, a pianta quasi quadrata, con 4 absidiole piane orientate ad est e formate da archetti ciechi.
Gli altari a parete, di tipologia detta “latina”, sono stati danneggiati, mentre l’absidiola a destra presenta un profondo scavo sulla parete.
La chiesetta è piccola ed è dotata di una porta e di una finestra ricavata probabilmente in epoca successiva alla costruzione originale.
Anche qui, come in molti altri siti rupestri, in periodo storici che non conosco, erano presenti porte di legno dotate di stipiti e di cardini inseriti in fori praticati nel basso soffitto o nell’architrave.
Un sentito ringraziamento al prof. Cosimo Galasso, presidente della Proloco di Latiano e appassionato studioso della storia locale, che mi ha accompagnato nella visita.
La cripta di San Giovanni a Latiano
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply