La cripta di San Mauro, a Oria, probabilmente un’antica chiesa funeraria rupestre è precedente all’attuale santuario superiore, dedicato a Sant’Antonio di Padova. Dopo la conquista Normanna del Salento, questa cripta, scavata nella calcarenite del colle roccioso di Oria, che in origine era dedicata a San Basilio e vi si officiava il rito greco, fu poi abitata dai monaci benedettini,
che la dedicarono a San Mauro. Essa conserva nella parete molti vani verticali profondi che sembrano preposti ad accogliere i morti, come quelli della cripta delle mummie che si trova sotto la Cattedrale.
Sulle pareti si possono ancora osservare gli affreschi, di cui quello centrale rappresenta San Mauro, con alla destra la cosiddetta Madonna del Melograno, di ottima fattura, mentre a sinistra vi è un affresco più piccolo che raffigura il Cristo coronato di spine, la Madonna di Costantinopoli e San Giuseppe.
Sebbene non in ottime condizioni, queste pitture riemergono ancora vivide dal passato secolare.
Interessante e insolita la falda inclinata ad imitare quella di un tetto strutturale. Modello visto anche a Matera.
Desidero ringraziare vivamente l’amico Francesco Mazza, un appassionato cittadino di Oria, che, conosciuto per caso e trovando io tutti chiusi i monumenti della città, compresi municipio e museo, da vero appassionato della cultura locale mi ha accompagnato a visitare alcune perle cittadine. Grazie Franco!!!
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