Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website La Galleria dei Castromediano in 3D

La Galleria dei Castromediano in 3D

Il video-documentario “La Galleria del Castello dei Castromediano. Ricostruzione tridimensionale e rappresentazione virtuale”, realizzato a cura di Virginia Valzano, coordinatore tecnico-scientifico del CEIT (Centro Euromediterraneo di Innovazione Tecnologica per i Beni Culturali e Ambientali e la Biomedicina), si è classificato primo

a livello nazionale nella categoria e-Culture & Tourism dell’Italian eContent Award 2014 e rappresenterà l’Italia a livello internazionale al prestigioso World Summit Award 2015. Il prodotto è stato premiato per il miglior contenuto in formato digitale, per il rigore scientifico, la metodologia e le applicazioni tecnologiche innovative.

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La cerimonia di premiazione si è svolta il 19 dicembre ultimo scorso a Roma nella sala Quaroni di EUR spa, nell’ambito dell’iniziativa “Contenuti e servizi innovativi in formato digitale, 170 Nazioni a confronto”. L’Italian eContent Award è organizzato da European Commission MEDICI Framework nell’ambito del World Summit Award (WSA), sotto l’egida di ONU ed ITU (Unione internazionale delle telecomunicazioni), con il patrocinio di Global Alliance for ICT and Development (GAID) e l’adesione di prestigiose Istituzioni internazionali e del Presidente della Repubblica Italiana. L’Italian eContent Award promuove la creatività e l’innovazione nel settore dei nuovi media in Italia, seleziona su scala nazionale i migliori contenuti e servizi in formato digitale, di alta qualità, e promuove la loro diffusione internazionale.

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Il World Summit Award seleziona a livello mondiale i migliori prodotti digitali provenienti dalle selezioni di circa 170 Paesi del globo. La Galleria del Palazzo Ducale di Cavallino, classificata come bene di altissima rilevanza culturale e artistica, è stata oggetto di un Progetto di acquisizione digitale, ricostruzione tridimensionale e rappresentazione virtuale da parte del CEIT, diretto dalla dott.ssa Virginia Valzano, Coordinatore Tecnico-Scientifico dello stesso Progetto.

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L’acquisizione ed elaborazione digitale 2D e 3D dell’intera Galleria, degli affreschi, della struttura architettonica e dei diversi oggetti che la compongono, come statue e fregi, è stata abbastanza complessa ed ha richiesto l’utilizzo di specifiche attrezzature hardware e software, tenendo conto anche delle dimensioni e soprattutto della notevole altezza del soffitto della stessa Galleria. E’ stato realizzato un modello 3D, completo di colore, ad alta e a bassa risoluzione, e l’animazione del modello secondo un percorso predefinito che consente all’utente, attraverso vari media (Teatro virtuale 3D e CD/DVD), una visita virtuale della Galleria in maniera guidata, dettagliata, completa e immersiva.

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In particolare, la ricostruzione tridimensionale e rappresentazione virtuale della Galleria è accessibile in stereoscopia, in tempo reale e in maniera interattiva, attraverso il Teatro Virtuale 3D del CEIT. Attraverso vari media, studiosi e turisti appassionati avranno la possibilità di ammirare, anche a distanza, la bellezza della Galleria, la sua architettura ricca di affreschi e sculture, di apprezzare e studiare in maniera approfondita tutti gli aspetti storico-artistici di una delle più belle sale delle residenze patrizie della provincia di Lecce, un vero gioiello dell’arte meridionale.

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Della bellezza di questo prezioso scrigno, che racchiude pregevoli espressioni di architettura e di arte, sono rimasti affascinati grandi nomi della cultura italiana e internazionale, che hanno scelto la Galleria per presentare prestigiose opere letterarie e artistiche, spesso in anteprima nazionale. Oggi la sfarzosa Galleria del Palazzo Ducale dei Castromediano è da tutti considerata un gioiello di architettura dove l’arte e la storia si fondono in uno scenario di rara bellezza e suggestione, un patrimonio storico-artistico di grande rilevanza, anche sotto l’aspetto turistico, da godere e da preservare. Il Progetto di ricostruzione tridimensionale e rappresentazione virtuale della Galleria è stato realizzato a cura della dott.ssa Virginia Valzano con il contributo del Comune di Cavallino, partner del CEIT, e con la collaborazione di esperti appartenenti ad altri Enti partner dello stesso Centro, tra cui il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Salento, l’IBAM-CNR e il Dipartimento di Architettura l’Università di Bologna. L’utilizzo di tecnologie digitali innovative, la condivisione di varie competenze nazionali e internazionali da parte del CEIT e la realizzazione di applicazioni e prodotti multimediali all’avanguardia consente la conoscenza, salvaguardia, valorizzazione e fruizione, anche a distanza, del patrimonio storico-artistico-archeologico e ambientale, quale risorsa strategica per la crescita culturale ed economica del territorio.

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Le ricostruzioni tridimensionali di importanti beni culturali difficilmente accessibili al grande pubblico e i prodotti multimediali realizzati negli anni 2004-2010, nell’ambito di progetti europei ideati e coordinati da Virginia Valzano, all’epoca direttore del Coordinamento SIBA dell’Università del Salento, hanno avuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Sono stati definiti dal MIUR progetti di eccellenza e premiati nelle categorie “eScience and Technology” e “eCulture and Heritage” dell’Italian eContent Award e del World Summit Award. Tra essi ricordiamo la Cripta di Santa Cristina in Carpignano Salentino, le Metope e il tempio C di Selinunte, il Cratere di Cavallino, lo Zeus di Ugento, l’Ipogeo delle Cariatidi di Vaste e la Grotta dei Cervi di Porto Badisco.

castromediano

Il CEIT – Centro Euromediterraneo di Innovazione Tecnologica per i Beni Culturali e Ambientali e la Biomedicina (http://www.ceit-otranto.it) è stato attivato in Otranto nel 2013 nell’ambito di una Convenzione sottoscritta dal Comune di Otranto, dal Dipartimento di Matematica e Fisica e dalla Scuola Superiore ISUFI dell’Università del Salento e dall’IBAM-CNR. Hanno aderito al CEIT, in qualità di Partner, il Comune di Cavallino, la CLIO S.p.A., il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione e l’Istituto di Nanoscienze del CNR. Il CEIT ha come obiettivo la realizzazione e gestione di servizi e sistemi tecnologici innovativi nel campo dei Beni culturali e ambientali e nel settore biomedico, basati sull’utilizzo delle tecnologie digitali 2D, 3D e GIS. Mira alla conoscenza, salvaguardia valorizzazione e fruizione anche a distanza del patrimonio storico-artistico-archeologico e ambientale, quale risorsa strategica per la crescita culturale ed economica del territorio. Prevede l’acquisizione ed elaborazione digitale di immagini e modelli tridimensionali, la ricostruzione tridimensionale e rappresentazione virtuale di oggetti, ambienti, strutture architettoniche, siti di notevole interesse storico-archeologico e naturalistico, soprattutto “invisibili” o difficilmente accessibili agli studiosi o al grande pubblico. Prevede inoltre l’elaborazione di immagini mediche e la realizzazione di modelli 3D a supporto della biomedicina; la realizzazione di applicazioni di Realtà Virtuale e Aumentata nei diversi settori, culturale, ambientale e biomedico; la progettazione e lo sviluppo di sistemi e applicazioni tecnologiche innovative; la divulgazione dei risultati e dei prodotti realizzati; la pubblicazione elettronica di materiale didattico, scientifico e multimediale. Offre stage e corsi di formazione per l’acquisizione di competenze specialistiche e di elevate professionalità nel campo dell’ICT ed in particolare delle tecnologie digitali 2D, 3D e GIS applicate ai Beni Culturali e Ambientali e al settore Biomedico. Il CEIT è dotato di una infrastruttura tecnologica, di un Laboratorio 3D e di un Teatro virtuale. Si avvale inoltre delle competenze e risorse tecnico-scientifiche e strumentali di tutti i Partner ed in particolare delle specifiche competenze del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna. Coordinatore Tecnico-Scientifico del CEIT è la Dott.ssa Virginia Valzano.

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