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La vetta più spettacolare del Salento si trova senz’altro a Soleto, proprio nel cuore della penisola: la guglia orsiniana! Costruita nel 1397, dal cavaliere francese Raimondello Del Balzo Orsini, è uno dei capolavori gotici di Terra d’Otranto. Di ritorno dalla Terra Santa nel 1380,
occupò militarmente la contea di Soleto, che aveva le mani anche sulle terre di Galatina, Cutrofiano, Zollino, Aradeo, Sogliano e Sternatia. Era un periodo cruciale per chi governava questa zona: avveniva, lentamente ma ormai inesorabilmente, il passaggio del Salento dalla secolare influenza bizantina a quella della chiesa romana. La guglia di Soleto, fra gli altri, ha anche questo significato: affermare l’egemonia del Papa e della famiglia Orsini Del Balzo.
Dall’alto dei suoi oltre 40 metri di altezza, la guglia domina sui due mari di questa terra, l’Adriatico e lo Jonio…
Alla fine di questo viaggio vi proporremo un volo intorno a questo monumento, grazie alle riprese del drone pilotato da Roberto Leone e Marco Spedicato, che non mancherà di affascinarvi!
Quando Raimondello tornò dal Monastero sul Monte Sinai (Egitto), dove si trova il corpo di Santa Caterina d’Alessandria, pare che il cavaliere, recatosi in pellegrinaggio in quel luogo proprio per onorare la Santa, sia riuscito, mentre si chinava per baciare una mano alla salma, a portar via un dito, nascondendolo in bocca. Intorno a questa reliquia, Raimondello, rientrato in Italia costruisce anche la meravigliosa Basilica di Santa Caterina a Galatina.
Diamo uno sguardo a questa superba guglia, a cominciare dalla sua vetta. Quest’ultimo ordine, di forma ottagonale ritmato da otto piccole bifore, è coperto da un cupolino ogivale rivestito di maioliche policrome.
Il piano base (largo appena 5,2 metri) ed il primo ordine sono privi di finestre e inglobano al loro interno una torre preesistente. Il secondo e terzo ordine sono splendidamente adornati, con quattro finestre bifore finemente scolpite in pietra leccese.
Da terra, quasi non si nota, fino in fondo, la bellezza di questi ricami!…
Facce apotropaiche e bestiario medievale ricoprono tutto il rivestimento della torre.
Sulla balaustra e sulla cornice ottagonale su cui poggia il cupolino sono visibili alcune ciotole di pietra rozzamente intagliate che contenevano l’olio per l’illuminazione notturna. A cosa servisse accendere questi fuochi (se per orientamento notturno, segnalazioni di pericolo, o semplicemente segnare il centro della Contea) non si può dire con certezza.
Gli angoli dei piani superiori sono ricchi di grifoni, leoni e maschere antropomorfi.
E’ ancora oggi, dopo oltre 600 anni, uno sfolgorante sfoggio di potenza…
Ai quattro angoli della torre, quasi di guardia, 4 draghi alati…
…sui quali sorsero anche le classiche leggende popolari, una delle quali diceva che la torre fu costruita grazie all’intervento del demonio…
Ancora oggi, questi grifoni o draghi che dir si voglia, restano ancora minacciosi, nonostante la corrosione dei secoli…
La chiesa matrice, che le fu addossata 400 anni dopo, ha cambiato un pò il panorama attorno alla guglia, che in origine era posta solitaria al centro di uno spiazzo. Ma non è l’unico cambiamento che essa ha avuto. All’interno della chiesa, proprio dietro l’altare maggiore, si conserva un prezioso supporto in legno, con incisa la data 1604…
…su cui si vede inciso lo stemma, il sole, e sopratutto l’originaria torre, che non terminava così come la vediamo oggi…
…bensì con un cupolino cuspidato, nel pieno stile gotico che slanciava verso l’alto i monumenti. Nulla comunque toglie alla guglia, citata anche dalla Enciclopedia Treccani come esempio di campanile gotico pugliese, “la fastosa guglia di Soleto”. Tutti gli altri sono campanili, quello di Soleto è la guglia!
The so-called Guglia (spire) was erected between the 14th and the 15 th century on behest of Raimondello Del Balzo Orsini who, in his capacity as Prince of Taranto and Count of Soleto, entrusted the restoration works with Francesco Solaci from Surbo. The great belltower dominates the town centre from a heigth of about 45 metres and his on five orders. At the top there is a small dome covered by polychrome majolica tiles; this option was later taken up following the numerous collapses caused by lightning in the course of the centuries. The first two floors of the buildind look poorly decorated and they include a part of the pre-existing belltower. The second and third floors are embellished by four mullioned windows, chiselled with the Lecce stone with phytoform and zoomorphic patterns; the cornices and shelves archlets are decorated with chiselled heads. Four gryphons overlook the cornice, like vigilant guardians. The third floor is embellished by the coats of arms of the Orsini family as well as other noble families like the Colonna, the Brienne, the Enghien. The final order has an octagonal plan; it presents eight, finely decorated, small mullioned windows; the order is fenced off, on the corners, by some stone goblets, which were probably used as oil lamps for the nocturnal illumination.
(traduzione inglese tratta dal pannello informativo realizzato da Mirabilia – www.mpmirabilia.it)
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