Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website La fortezza nascosta fra gli olivi

La fortezza nascosta fra gli olivi

Una fortezza nascosta dove nessuno potrebbe immaginare. Siamo nelle campagne fra Calimera e Melendugno. La zona compresa tra i dolmen Placa e Gurgulante promette di rivelare altre sorprese. Un territorio abitato da millenni, come dimostrano i due famosi megaliti, posti non molto distanti l’uno dall’altro, separati dalla strada statale e l’oliveto secolare.

Passeggiando fra queste amene contrade, in cui il silenzio e il volteggiare di piccoli falchi la fanno da padrone, si rischia di ritrovarsi in un’altra dimensione. E non soltanto per le grandi pietre preistoriche…

dolmen

Attraversando una stretta via di campagna, cinta dai filari di muretti a secco, si giunge presso un insediamento… che non sembra la solita masseria…

2

Si tratta di una serie di ambienti, costruiti con pietrame informe, spesso però intonacato, sopra i quali svetta uno dei classici trulli che in Salento sono noti come “pagghiare“. Solo che questa si slancia come una torretta, e in cima ha un camminamento di ronda circolare, e le feritoie, come un piccolo castello…

fortezza nascosta

Scavalcando il vecchio recinto diroccato, costituito però da grandi massi monolitici, e facendosi a fatica largo fra enormi rovi, ci si ritrova davanti quella che sembra… una pagghiara fortificata.

fortezza nascosta

La caditoia, sebbene in parte crollata, si conserva ancora in tutta la sua struttura. Ed è disposta proprio sull’unico accesso alla struttura.

Muovendoci a fatica tra i rovi infestanti, riusciamo a entrare… e ad osservare dall’interno questa strana costruzione…

Si vede bene una piccola scalinata, e la nicchia da cui ci si poteva difendere, scagliando verso il basso pietre o altre oggetti di difesa.

IMG_0106

Eppure l’interno pare simile in tutto alle classiche pagghiare, persino la pietra di volta in cima al cono.

IMG_0107

La pianta è perfettamente circolare…

…e l’ambiente è servito da un camino, che certo serviva a riscaldarsi e cucinare.

Tutto l’insediamento è circondato da un muro di cinta quadrangolare, costituito da grosse pietre, incastrate a secco (in alcuni punti a intonacate) ma con grande sapienza insieme a quelle più piccole… la torretta ne costituisce un angolo. Alcune zone del muro sono purtroppo crollate.

L’insediamento è isolato, nel cuore di un grande oliveto… ma in zona non c’è ombra di frantoi…

fortezza nascosta

La tecnica dell’intonaco “a bolo” è tipica del Cinquecento, come ha dimostrato più volte il prof Antonio Costantini indagando le masserie del Salento, quindi sarebbe ragionevole supporre quella data, per immaginare la nascita dell’insediamento.

Certo è che nelle campagne di tutto il Salento non si è mai trovata una pagghiara con una caditoia per la difesa.

Questo dovrebbe essere l’ingresso dell’insediamento, dal lato opposto alla torretta. Sembra avere anche una piccola edicola a scopo devozionale.

Questa è la corte, si vede l’ingresso dall’interno, a metà strada fra esso e la torretta. Tutto è abbandonato e invaso dalla vegetazione, ma emana un fascino palpitante, dal vivo.

fortezza nascosta

Accanto alla torretta un piccolo edifico, anch’esso con la volta a tholos, una cupola perfettamente realizzata anch’essa con pietrame a secco. E’ molto basso, molto scomodo da utilizzare… forse non era destinato all’uomo ma a qualche animale.

1

Questa zona pone molti quesiti interessanti. L’ho segnalata alla Soprintendenza Archeologica, con la speranza se ne possano occupare gli esperti.

DSC03365

Una terra, quella di Melendugno, che nasconde ancora parecchie cose della nostra storia! Quello che abbiamo visto parrebbe uno dei tanti casali medievali che colonizzarono il Salento durante il periodo delle incursioni turche, dal 1480 in poi, e che per difendersi adottarono gli unici mezzi a loro disposizione. Ma nella terra del Placa e del Gurgulante anche il fascino di tutte queste grandi pietre, in un paesaggio ancora da scoprire!

(Grazie di cuore agli amici Donato Santoro, che per primo segnalò questo luogo, e Roberto Leone per le immagini aeree: il Salento certo ve ne sarà grato! Di seguito condivido un filmato della zona, ed un cortometraggio dedicato ad una storia del Salento cinquecentesco, che ho ambientato proprio qui!)

© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it

La fortezza nascosta fra gli olivi e le pietre

Leave a reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.