La sirena a due code è uno dei simboli più arcaici della creatura umana, presente in tutte le civiltà antiche, ha attraversato per millenni il cammino dell’umanità.
Per essere poi continuamente assorbito e rimodellato dai nuovi popoli, nuove ideologie, persino dalla Chiesa cristiana, dopo essere stato un simbolo pagano. Per alcuni assume il significato della Dea Madre primordiale, per altri simbolo di fertilità, poi sinonimo di tentazione, perdizione, per poi assurgere ad un significato maligno nel Medioevo, fino a divenire il canto della Chiesa, secondo l’interpretazione di don Grazio Gianfreda che la studiò osservando il mosaico della cattedrale di Otranto. E si, perché la sirena bicaudata in tempi più recenti si incontra in prossimità dell’altare più importante, e comunque nelle chiese, nelle cattedrali. Ma nessuno potrà mai affermare con certezza l’ultima e definitiva ipotesi. Quel che ho notato io, nel mio cammino personale, è la sua debordante presenza in un piccolo territorio, che è il Salento, dove in dieci anni di ricerche ne ho censiti oltre 60 esempi, dove è stata raffigurata in tutti i modi, scolpita, affrescata, dipinta, persino graffita, sopra i muri di chiese, castelli, palazzi, persino negli stemmi nobiliari. E fra i Comuni che compongono il Salento ve ne sono due che l’hanno inserita addirittura nel gonfalone cittadino, come Bagnolo e Porto Cesareo. Come mai tutto questo “successo”, in questa piccola penisola affacciata fra due mari? Difficile dirlo. Così ho creato questo filmato per potervi mostrare questa singolarità, fascinosa ed enigmatica, che potremmo far risalire a 6.000 anni fa, osservando fra i pittogrammi della celebre grotta dei Cervi di Porto Badisco, questa singolare figura umana, le cui gambe sembrano terminare appunto con due code di pesce. Da lì, fino alle sirene barocche della Lecce seicentesca il passo è stato lunghissimo, ma lascia la sensazione di un percorso identitario che si è conservato nel tempo, attraverso la Storia, i regni, i popoli che si sono avvicendati, in questo piccolo lembo di terra affacciato sul Mediterraneo.
ALESSANDRO ROMANO (chi sono)
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