La chiesa madre di Noci è ubicata nella piazza più importante dell’antico borgo e la fondazione risale secondo la tradizione al 1316, data smentita da inconfutabili documenti che la vedono esistente già nel 1180. La tradizione vuole che l’edificio sia stato edificato sotto un albero di noce, nel luogo in cui la Madonna della Natività (o del noce) apparve a Filippo I D’Angiò,
Principe di Taranto, proteggendolo da un temporale. Anche se le origine sono incerte, la chiesa ha costituito senza dubbio la prima entità storica, religiosa e civile di Noci.
Dell’antica chiesa di modeste dimensioni e costruita in stile gotico è rimasto ben poco: solo un frammento in autentico stile gotico nella Cappella della Trinità.
L’edificio nel corso dei secoli si è modificato a seguito dei rifacimenti promossi dagli Angioini, dagli Orsini e dagli Acquaviva D’Aragona, nobili famiglie che hanno esercitato il loro potere sul feudo di Noci.
Della facciata, rifatta agli inizi del XIX secolo, spicca il portale, che rimanda ad esempi abruzzesi: sull’architrave si legge ancora la data 1470 e i nomi dei due illustri committenti, il Conte Acquaviva D’Aragona e sua moglie Caterina del Balzo Orsini.
Il rosone, contornato da un motivo a scacchiera con ricche figure all’interno è coevo al portale e presumibilmente realizzato dallo stesso artista.
All’interno della chiesa, a tre navate, si fondono le modifiche apportate nel XV secolo, più visibili nella zona del coro e del transetto, e quelle risalenti al XIX secolo rappresentate dal rivestimento in stucco lucido.
La Cappella della Vergine di Loreto, conserva la Madonna in trono col Bambino del 1505, opera di Stefano da Putignano.
Veramente bella questa Madonna col sorriso…
Profondo interesse desta la Cappella della Trinità, nella quale durante recenti lavori di restauro, è stato scoperto un ciclo pittorico di notevole importanza artistica.
Notevole anche il polittico d’altare del XVI secolo, attribuito allo scultore pugliese Nuzzo Barba, che presenta nel riquadro centrale la Madonna in trono che adora il Bambino e nelle nicchie, scandite nei due registri orizzontali, gli otto Santi, tra cui S. Rocco, protettore di Noci, festeggiato la seconda domenica di settembre.
Un luogo che merita certamente una visita!
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