Lungo un’antica strada lastricata, che attraversa il feudo di San Giovanni Malcantone, posto in agro di Uggiano La Chiesa, proteso verso l’estremo oriente della penisola salentina, colui che attraversa queste affascinanti campagne, godendone la profumata solitudine, non potrà che restare affascinato di tutte le tracce di Storia disseminate ovunque. Non siamo lontani da Otranto, dal centro, quindi, del Mediterraneo.
Camminando lungo questa via, dunque, si ha la sensazione di seguire il corso degli eventi, a ritroso, che hanno animato queste contrade, un tempo più trafficate di oggi!
Il fondo di questa strada lastricata è ancora perfettamente conservato. Alcuni sostengono si tratti di un pezzo della via Sallentina (che provenendo dal tarantino, dopo aver circumnavigato la linea costiera del Salento, dallo Jonio giungeva sull’Adriatico)…
…non sono in grado di confermare questa ipotesi, ma personalmente ritengo che si tratti della strada che giungeva a San Nicola di Casole, la celebre abbazia otrantina: confrontando le immagini, già a colpo d’occhio risalta la loro somiglianza. Per di più, non siamo lontani da qui, e la direzione, in linea d’aria, è quella. Considerando che Casole pare ospitasse precedentemente un insediamento d’epoca romana, viene facile immaginare quindi che questa fosse un’arteria di quel periodo.
Lungo questa via si trova Masseria San Giovanni Malcantone, che un tempo faceva parte delle proprietà di San Nicola di Casole (e questo evidenzia anche l’importanza della via di comunicazione): osservando dalla strada, spicca la poderosa torre, che era il primitivo nucleo abitativo, poi inglobato dall’ampliamento dell’insediamento masserizio.
La base della torre è massiccia…
…e la facciata della masseria conserva ancora lo stemma dei duchi Gualtieri, i signori proprietari del tempo…
Pochi sono a conoscenza che qui si trova una chiesa paleocristiana, rimasta ancora miracolosamente in piedi…
…con la splendida, grande abside che occupa quasi tutto il lato posteriore…
Citata da Monsignor De Morra nel 1608, che nomina il Casale già diruto, l’antica chiesa di San Giovanni Battista ha oggi poco da mostrare: l’interno è ovviamente stato utilizzato negli ultimi secoli come stalla. L’abside ha perso oggi i suoi affreschi…
…si nota solo il Cristo Pantocratore, e pochissime altre figure, appena percettibili, ma difficilmente oggi riconoscibili. Resta comunque un’importante testimonianza dei primi edifici cristiani di Terra d’Otranto.
Riprendendo il cammino lungo la via lastricata, superando la masseria e tendendo lo sguardo sulla sinistra si scorge fra gli olivi un grande menhir…
Conosciuto come Menhir San Giovanni Malcantone è uno dei più imponenti megaliti salentini. Alto 4 metri, dalla forma vagamente più fallica di altri, è stato infisso nel banco roccioso che è sopravvissuto agli sbancamenti che furono fatti nei secoli per impiantare l’oliveto.
Accanto, un casolare, probabilmente utilizzato dai viandanti che percorrevano questo asse viario, e che hanno lasciato sulle sue pareti diverse croci graffite.
Per gli amanti dei megaliti, la vista di questa pietra è un’esperienza suggestiva!
Non lontana da qui, un’altra chiesetta, questa più recente rispetto alla prima, posta sopra un’incantevole serra da cui si gode un panorama stupendo…
Si tratta della Madonna della Serra, un piccolo tempio che purtroppo versa in un triste stato di abbandono…
…nonostante questo, la sua bellissima volta tiene ancora… basterebbe poco per metterla in sicurezza, e regalare agli amanti della storia e della natura che si rigenerano in queste lande solitarie, un’altra chicca di questo meraviglioso versante otrantino…
…un panorama che canta silenzioso la sua poesia, sotto questo cielo, ricordando le genti che un tempo qui hanno vissuto, amato e combattuto.
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