La caduta di Otranto in mano ai Turchi nel 1480 generò il grande progetto, voluto dall’Imperatore Carlo V, della costruzione lungo tutta la linea costiera dell’Italia meridionale di una serie di torri di avvistamento e difesa. Ovviamente il versante più esposto era quello orientale, e Otranto fu dotata di bastioni non solo in città ma anche sulla sua costa, a nord ed a sud dell’abitato.
Facciamo un piccolo viaggio lungo questo litorale, la frontiera di quei giorni lontani…
…la prima torre la incontriamo sul meraviglioso lido sabbioso dietro il quale si erge la Serra degli Alimini…
…si tratta di Torre Fiumicelli. Ormai diruta, meriterebbe miglior sorte dell’abbandono che le è stato riservato…
…le sue pietre dorate risplendono davanti all’alba, consumate dai secoli…
…l’interno è voltato a botte, vi si può ancora accedere…
…l’ambiente, austero ed essenziale, esprime quella che doveva essere la rude vita dei suoi abitanti, mentre appena fuori la risacca si infrange sulla sua grossa parete.
Siamo all’estremo nord del territorio di Otranto, cominciando a scendere verso sud il paesaggio cambia, la spiaggia scompare, ed incontriamo uno dei tratti di costa più duri da attraversare, completamente roccioso e viscido, la passeggiata qui richiede attenzione.
Si comincia ad incontrare tracce di lavoro umano, come questa grande vasca scavata sugli scogli…
Siamo ormai a ridosso della insenatura di Santo Stefano, appena prima della quale notiamo questo piccolo ricovero nella roccia, scavato a dovere, ed in parte crollato…
…ed ecco la baia, sorvegliata da Torre Santo Stefano, o meglio, dai suoi resti, che si intravedono in alto…
…durante la Seconda Guerra Mondiale, fu costruito anche quel piccolo bunker sulla sinistra (foto sopra) che sorvegliava l’accesso al porto di Otranto per chi proveniva da nord…
…anche questo, un bello scenario naturale!
Ed eccoci nel porto di Otranto. Spiccano le sue torri, ed anche alcune tombe medievali, molte delle quali sbriciolatesi con la roccia nel mare…
La città, ridotta ad un rudere dopo più di un anno sotto i Turchi, venne completamente rinforzata dagli Aragonesi…
…utilizzando le ultime innovazioni architettoniche dell’epoca.
Oltrepassata Otranto, troviamo Torre del Serpe, forse la più fascinosa, la più carica di storia…
…sembra infatti che non risalga al periodo aragonese, ma molto prima…
…la sua forma svettante ci riporta alla mente la Torre Federiciana di Leverano. Si vedono anche i vani nelle sue pareti interne che alloggiavano le travi che sostenevano i vari ambienti interni. Da questa prospettiva sembrerebbe accogliesse in tutto 5 piani!
Sorge sopra una grossa zoccolatura. Qualcuno dice che già i Romani avessero costruito qui una torre di controllo, ma in realtà non c’è certezza circa le origini di questa torre cilindrica, veramente unica nel panorama costiero salentino.
Una enigmatica grotta fotografata da Dino Longo, una delle tante che costellano le vallate di Otranto, mostra fra i suoi graffiti quella che sembrerebbe la Torre del Serpe…
…certo, la somiglianza è impressionante!
Continuando a scendere verso sud, ecco la torre più ad oriente d’Italia: le Orte.
Inglobata successivamente in una masseria, in origine aveva un altro piano, poi abbattuto…
Ha una lunghezza per lato notevole, oltre 15 metri!
Ed infine eccoci davanti a quella forse più scenografica in assoluto: Torre Sant’Emiliano.
Incastonata in un panorama di selvaggia bellezza, merita sicuramente una visita!
Una visita che, in realtà, meriterebbe l’intero percorse delle Torri Costiere del Salento!
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