Emblema del paesaggio e dell’architettura rurale del Salento del XVII secolo, Masseria Brusca è come un viaggio con la macchina del tempo, all’interno di un luogo rimasto tale e quale a se stesso, nel cuore dell’Arneo, il “bubbone” nel cuore di Terra d’Otranto cantato dal grande poeta Vittorio Bodini. Siamo in agro di Nardò, in un territorio ricchissimo di storici insediamenti agricoli.
Nella quiete assoluta di questo paesaggio abbiamo la fortuna di fare una visita completa in questa meraviglia architettonica, il cui primo nucleo era una torre, costruita forse fra XV e XVI secolo, ormai inglobata nella struttura successiva, e di cui non resta traccia nelle fonti storiche.
L’esterno si presenta monumentale, sorretto da una lunga serie di arcate che va da parte a parte, e abbellito dalla facciata della chiesa.
Antichi ricordi di vita agreste…
La chiesa è dedicata alla Madonna Immacolata…
Sostituì la cappella di Santa Maria ad Nives visitata dal Vescovo nel 1500. Il suo campanile a vela ospita una campana del 1636. Ma la chiesa la visiteremo dopo…
…facciamo una passeggiata intorno al muro di cinta…
…ed al suo interno, dove spicca questo angolo a cellette, che un tempo ospitava un apiario.
Ogni angolo è rimasto autentico, anche nella pavimentazione…
…gli interni sono riccamente decorati da affreschi di gusto settecentesco…
…persino sopra la scalinata che porta al piano superiore…
Splendida la cucina economica, nella sua semplicità e autenticità!
Dal piano superiore si poteva seguire la Messa dall’alto…
…da dove noi possiamo osservare qualche particolare, come gli affreschi della volta…
…e la statua della Madonna dell’Immacolata.
Le stanze sono la testimonianza di quel piacere ritrovato di vivere in campagna, che accompagnò la vita dei signorotti nella seconda metà del 1700, quando l’economia agraria salentina, fra l’altro, si stava riprendendo, dopo la decadenza del secolo precedente.
Gli affreschi ricoprono praticamente tutta la superficie delle pareti: qui sopra ammiriamo la vite che è stata riprodotta a coronamento del mobilio che arredava l’ambiente.
In una lunetta c’è l’affresco di una Madonna con Bambino che portano una singolare Croce che termina come fosse una lancia…
Meraviglioso il giardino! Impiantato già durante il 1600 è un vero tripudio di natura ed arte!
Attorno al pozzo ed all’impianto a forma di croce, si susseguono bellissime statue che riproducono personaggi mitologici…
Un vero incanto, che invita ad accomodarsi, questo giardino!
Riccamente adornata anche la porta di ingresso posteriore…
In un angolo si apre il classico luogo di ritrovo per i signori dell’epoca…
…abbellito da un affresco di Madonna con Bambino.
Dal giardino si accede al terreno retrostante, che ospita un piccolo allevamento di una pregevole razza bovina, che risale addirittura alle prime invasioni barbariche: la vacca podolica…
…un maestoso animale, dalle grandi corna, che non produce moltissimo latte, ma quello che esso regala è un’autentica bontà! Che i proprietari, molto saggiamente, stanno riportando in auge, cosi come era un tempo in queste terre dedite al pascolo…
Ringraziando gli attuali proprietari, Giovanni e Maria Luisa Zuccaro per la loro disponibilità, citiamo il racconto che ci ha fatto il signor Giovanni, il cui padre, quando era bambino abitava qui ai primi del 1900, ed essendo figlio unico era molto “protetto” dalla famiglia: per cui, per tenerlo “buono”, fu invitato a costruire una miniatura di Masseria Brusca (foto sopra) in un angolo del giardino. E dobbiamo dire che il risultato è veramente bello! Ricorda molto le casiceddre di Noha, altra memoria storica di Terra d’Otranto!
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