Il circondario di Lecce custodisce ovunque, nelle sue campagne, tracce di Storia che scavalcano secoli, a volte millenni, per giungere sino a noi quasi in silenzio, spesso inosservate.
E’ il caso di Masseria Ciccorusso, una struttura di cui non conoscevo l’esistenza, pur essendo amante appassionato di tutte le masserie della zona, e che l’amica archeologa Michela Rugge mi ha segnalato, assai preoccupata per via del suo stato prossimo al crollo.
Si trova circa a metà della strada Lecce San Cataldo, appena internata sul lato sinistro di essa…
L’amica studiosa l’ha datata al XV secolo, i conci consumati recano infatti tutta l’usura dei secoli.
I proprietari non ci fanno visitare tutta la torre per paura di crolli. Nel lato posteriore si può accedere appena al vano dove si conserva una grande forno…
…rimasto praticamente intatto!
I muri esterni legano assieme le pietre con la classica tecnica cinquecentesca…
…un contrafforte regge uno dei lati della torre…
…si notano alcune mensole enormemente consumate!
E addirittura alcune travi di legno!
Uno dei lati della torre lascia intravedere un arco, all’interno della sua muratura…
…mentre la parte superiore è quella che sta rischiando di crollare.
Sono andato nell’Archivio di Stato di Lecce, la masseria viene riportata in tutte le sue pertinenze, i suoi terreni dedicati al seminativo e quelli al pascolo, i due pozzi e le chiusure. L’ultimo atto di compravendita risale al 1939, ma non c’è traccia delle sue origini, purtroppo.
A est della masseria sono state rinvenute dieci tombe scavate nel banco roccioso affiorante: sono orientate est-ovest ma, data l’assenza di materiale ceramico, risulta difficile datarle…
…attingo queste notizie da una ricerca firmata Milena Primavera e Michela Rugge.
La masseria è inserita in un paesaggio storico di grande interesse: si trova dunque a metà strada fra Lecce, antica città romana, e San Cataldo, il porto di quella città. L’attuale superstrada che le unisce un tempo era ovviamente una strada carraia, di cui restano importanti tracce proprio nei pressi. Lungo questa strada c’era la chiesa del Crocifisso, sul cui sito sono state trovate tracce d’epoca romana. Ma successivamente nacque un’altra strada, non meno importante per l’economia della regione, la Via del Carro (di cui in prossimità ci sono vistose carraie), che incrocia perpendicolarmente l’antica strada romana, procedendo da nord a sud seguendo a distanza la linea costiera.
Qui vediamo l’antica Lecce-San Cataldo…
…nell’unico punto in cui è ancora visibile.
Mentre sotto, un tratto della via del Carro, nei pressi di masseria Mosca.
Ho condiviso con voi queste notizie nella speranza che qualcosa si possa muovere, per cercare di salvare la torre di masseria Ciccorusso: il patrimonio della nostra splendida Lecce non si trova solo nel suo centro storico: Lecce è nata dalle campagne, dalla fatica dei suoi antenati, che da queste pietre si sollevarono, alla ricerca di una vita migliore.
(un grazie particolare all’amica Michela Rugge)
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