Nel cuore del fertile “bacino di Galatina”, posto fra le alture di Montisani e le serre di Galugnano, sorgono alcuni fra i complessi masserizi più interessanti di Terra d’Otranto, situati presso antiche vie di comunicazione, che attraversavano alcuni fra i terreni più produttivi del Salento: fra questi, si erge ancora oggi, oltraggiata dal tempo ma non ancora abbattuta Masseria Tramacere.
Siamo in agro di Lequile, proprio al centro dell’antico casale Tramacere, attestato nei documenti di archivio già nel XIII secolo.
Fa male al cuore vedere scorci di un passato un tempo così vivo e vitale completamente abbandonati…
…questo casale fu di proprietà delle nobili famiglie dei Penzini e poi dei Marulli…
…accanto all’ingresso principale, svetta un piccolo campanile, che rivela la chiesa, accanto, il cui accesso, come abbiamo notato spesso in giro per il Salento, è rivolto verso l’esterno della masseria: tutti i passanti qui si potevano fermare.
Entriamo. All’ingresso si nota ancora una parte del basolato originario… che introduce nella corte…
…dove svetta quello che il mio caro amico Alberto Signore definisce il “pozzo più bello del mondo”…
O meglio, quello che doveva esserlo. Un raro e monumentale pozzo a tempietto, in gran parte le sue colonne sono crollate o sono state rubate…
…tutto intorno ad esso si sviluppano grandi vasche per la raccolta dell’acqua, tutte ricavate da blocchi monolitici di pietra leccese…
Furono i Penzini ad edificarlo, nel ‘500…
…oggi possiamo solo immaginare come doveva essere imponente!
Sbirciando, riesco a capire che era anche molto profondo!
Qui sotto vediamo una perfetta ricostruzione del pozzo e della masseria che la comunità di Lequile ha realizzato per il presepe cittadino del Natale 2018: il suo fascino è senza pari!
Qui intorno, la vita della masseria allietava la corte più importante di questo insediamento, che accoglieva pure gli animali ai suoi abbeveratoi. Un insediamento che nel corso dei secoli si è ampliato in un complesso articolarsi di cortili, rustici, abitazioni dei contadini…
…accanto all’ingresso, c’era anche una colombaia…
…un pò più piccola delle solite che siamo abituati a vedere in giro…
…ma molto caratteristica.
Anche la chiesa è stata spogliata dei suoi arredi…
…al suo interno rimane ben poco…
…si intravede una iscrizione, al centro, sopra l’arco, ma ormai quasi illeggibile…
…e pochi resti di affreschi, per lo più decori floreali.
Dietro la chiesa, un’abitazione, col suo camino…
…sopra il quale svetta una bellissima volta.
Gli antichi tetti in tegole stanno ormai crollando, le travi di legno non reggono più, al tempo e l’abbandono…
…quel che resta del pozzo è tenuto insieme dal grande basamento in blocchi monolitici.
Tuttavia, lasciando questo luogo, fra capitelli di antica gloria che svettano invitti fra i fichi d’india e i muretti a secco, io e Alberto non possiamo che sospirare, davanti alla Storia minima di luoghi come questo, che diedero la vita a tante famiglie combattive di questa terra.
© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it
Leave a reply