Melissano è un piccolo borgo non molto noto della provincia di Lecce. Relativamente giovane, come istituzione, il simbolo di questo comune è una laboriosa ape, simbolo di un’attività, quella della produzione del miele, che certamente fu parte integrante dell’attività economica dei suoi abitanti…
Le origini di Melissano non sono certe, tuttavia pare probabile che sia sorto insieme ai casali medievali nati nella zona intorno all’anno Mille. Fra i suoi illustri cittadini è senz’altro da ricordare il celebre scrittore e filosofo Luigi Corvaglia, colui che più di tutti si dedicò allo studio dell’opera di un altro filosofo, quel Giulio Cesare Vanini, morto lapidato in Spagna per via delle sue idee condannate dalla Chiesa; ma il Corvaglia è autore anche dell’intenso romanzo “Finibusterre”, forse il primo libro veramente “salentino”, nel quale si fonde mirabilmente uno spaccato dell’intera cultura popolare di questa terra.
Forse il monumento più antico di Melissano è l’ormai ex chiesa dedicata a Sant’Antonio, certamente innalzata durante il 1500. Ai primi del 1900 fu sconsacrata, e da allora fu dedicata ad attività culturali.
La chiesa dell’Immacolata custodisce diverse e pregiate statue, di varia fattura, una delle quali è venerata come una Madonna che compì un miracolo…
Il miracolo in questione racconta del furto di questa statua, operato da uomini provenienti da Casarano, i quali però, giunti al confine del territorio fra questi due comuni, furono costretti ad abbandonare la statua perché divenuta improvvisamente pesante. I melissanesi, da sempre un pò rivali dei cugini casaranesi, interpretarono questo episodio come una particolare volontà della Madonna a restare in questa città. Piccolo aneddoto di colore che non fa che rendere più simpatico questo borgo quieto del Salento.
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Melissano, a spasso nel Salento nascosto
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